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Comunali, Tommasi vince a Verona. Anche varie altre grandi città al centrosinistra

L'ex calciatore di Roma e Verona strappa la città veneta al centrodestra, che perde anche nella gran parte degli altri ballottaggi. Tommasi manterrà la promessa: "Ora salirò in bicicletta al passo dello Stelvio". E sul voto ha detto: "Siamo riusciti a parlare di politica senza attaccare l'avversario. La città e le persone hanno capito che si può far politica anche parlando di progetti, di sogni, di suggestioni". Successo del "campo largo" anche a Parma, Piacenza, Alessandria, Monza, Cuneo e altri centri. Al centrodestra Gorizia e Lucca

ROMA. Elezioni comunali: il centrosinistra vince ai ballottaggi nelle principali città capoluogo, il centrodestra diviso non sfonda.

VERONA - Damiano Tommasi, del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Verona. Alla chiusura dello scrutinio ha conquistato il 53,34% dei consensi nel ballottaggio, contro Federico Sboarina (centrodestra) fermatosi al 46,66%. o si apprende dal sito del Comune di Verona. Il centrosinistra non conquistava la maggioranza e la poltrona di sindaco a Verona da 15 anni. Tommasi ha commentato sottolineando, fra l'altor, che il centrosinistra unito e con un progetto chiaro e coerenti, vince. E ha già confermato che manterrà fede al suo impegno: per festeggiare scalerà in bicicletta il passo dello Stelvio (una promessa fatta a Un Giorno da pecora su Rai Radio 1. ).

"Sono contento - ha commentato ieri sera a caldo Damiano Tommasi - perché, a prescindere dal risultato, siamo riusciti a parlare di politica senza per forza attaccare l'avversario, senza denigrare, senza insultare. La città e le persone hanno capito che si può far politica anche parlando di progetti, di sogni, di suggestioni, che magari vengono denigrate. La gente ha bisogno di sognare, di guardare al futuro in maniera positiva. Siamo riusciti a proporre un progetto credibile e coinvolgente - ha aggiunto il neosindaco - perché tante persone si sono aggregate durante il percorso".

I suoi sostenitori, quasi a sottolineare simbolicamente il cambio politico in città, hanno intonato più volte Bella Ciao mentre partivano i festeggiamenti.

"Verona è medaglia al valore della Resistenza, - ha risposto Tommasi ai cronisti - e sicuramente non è la prima volta che la cantano, lo facevano anche quando non si vinceva, quindi non sono sorpreso". "Questa vittoria - ha concluso - lancia un messaggio di valori. Abbiamo dimostrato che Verona è tanto altro rispetto a quello che superficialmente si racconta".

CATANZARO - Nicola Fiorita, sovvertendo ogni pronostico, è il nuovo sindaco di Catanzaro. Il candidato del Pd, del Movimento 5 stelle e di alcune liste civiche ha vinto con una percentuale del 58,24% superando con ampio margine il suo competitor, Valerio Donato, espressione di un'aggregazione politica e civica che ha visto insieme rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra, che si è fermato al 41,41%.

MONZA - Paolo Pilotto è il nuovo sindaco di Monza. Il candidato del centrosinistra ha sconfitto al ballottaggio il candidato del centrodestra, e primo cittadino uscente, Dario Allevi. "Immagino si debba aspettare la conferma ufficiale - dice Pilotto contattato telefonicamente dall'ANSA - ma da quello che sembra si sta delineando un risultato abbastanza netto, frutto di una campagna basata su idee e proposti". Pilotto ha recuperato 7 punti percentuali di svantaggio in due settimane.

LUCCA - E' Mario Pardini, candidato unitario del centrodestra, il nuovo sindaco di Lucca dopo un lungo testa a testa contro il candidato del centrosinistra Francesco Raspini. Pardini, imprenditore, ex presidente di Lucca Crea (la società partecipata che organizza il Lucca Comics and games), si è imposto con il 50, % davanti al suo avversario, assessore comunale uscente che aveva chiuso in testa il primo turno con il 42,65%. Inizialmente Pardini era avanti anche al ballottaggio per poi subire il 'sorpasso' di Pardini.

PIACENZA - Il Pd e il centrosinistra riconquistano Piacenza: la consigliera regionale Katia Tarasconi ha vinto infatti il ballottaggio contro la sindaca uscente, Patrizia Barbieri del centrodestra. Tarasconi era già in vantaggio, di due punti, dopo il primo turno: vantaggio consolidato e ampliato al ballottaggio che l'ha eletta. A scrutinio ancora da ultimare Tarasconi è attorno al 53%.

PARMA - Michele Guerra è il nuovo sindaco di Parma: il candidato del centrosinistra, con lo scrutinio quasi ultimato, è infatti saldamente in testa (attorno al 65%) rispetto al suo sfidante, l'ex sindaco Pietro Vignali, sostenuto dal centrodestra. Guerra è in continuità col suo predecessore Federico Pizzarotti, di cui era assessore alla cultura. Nella coalizione di Guerra c'è anche il Pd: il principale partito di centrosinistra torna a far parte della maggioranza che governa Parma dopo 24 anni di opposizione. "E' un grande risultato di un progetto coeso che non deluderà la città", ha detto.

ALESSANDRIA - Alessandria cambia colore e torna al centrosinistra dopo i 5 anni del mandato di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco di centrodestra. Al ballottaggio ha prevalso Giorgio Abonante, esponente del Pd che al primo turno si è presentato con il sostegno anche del Movimento 5 stelle, raccogliendo il 42,04% delle preferenze. Nel voto decisivo ha allungato il suo vantaggio, andando oltre il 54%, conquistando probabilmente anche i consensi di una parte dell'elettorato del terzo incomodo, Giovani Barosini (Azione con Calenda), 14,6% di preferenze il 12 giugno, che, pur non facendo un apparentamento, ha stretto un accordo con Abonante.

COMO - E' Alessandro Rapinese il nuovo sindaco di Como. Il candidato civico, al terzo tentativo in 15 anni e per la prima volta al ballottaggio, ha sconfitto in rimonta la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti, che non ha atteso la conclusione dello scrutinio per ammettere la sconfitta. "Continuerò a impegnarmi per la città. In bocca al lupo ad Alessandro", afferma mentre al comitato elettorale dello sfidante inizia la festa.

GORIZIA - Rodolfo Ziberna, sostenuto dal centrodestra unito in tutte le sue componenti, si conferma sindaco di Gorizia e va al suo secondo mandato riscuotendo un rotondo 52,23% delle preferenze. Non è, dunque, riuscita la rimonta all'ex senatrice Pd, Laura Fasiolo, che poteva contare sull'appoggio del centrosinistra e del MoVimento 5 stelle: si è fermata al 47,77% (6.372 voti a favore di Ziberna contro i 5.827 per la Fasiolo). Non ha pagato la scelta di non fare alcun apparentamento con uno degli altri cinque candidati sconfitti del primo turno. Almeno un paio avevano fatto degli abboccamenti, ma Fasiolo ha preferito tirare dritta, non volendo contrattare posti e incarichi, ma restando fedele alla coalizione iniziale.

CUNEO - Patrizia Manassero è il primo sindaco donna nella storia di Cuneo. Al ballottaggio ha vinto agevolmente il confronto con lo sfidante Franco Civallero che per la prima volta in vent'anni ha portato il centrodestra al secondo turno: i 28 punti percentuali del solco scavato il 12 giugno sono ancora aumentati in una giornata caratterizzata anche da un tonfo nell'affluenza - precipitata al 36,73% al 54,51% del 12 giugno.

LETTA: VINCE IL CAMPO LARGO - "Il commento è che alla fine paga la linearità e la serietà: vinciamo perchè la responsabilità è più importante di tutto, in questo momento difficile serve una politica che sia seria e lineare. Il campo largo è stato preso in giro ma questa strategia paga. Perde male il centrodestra per scelte incredibili, scegliendo fuoriusciti del centrosinistra, penso a Catanzaro". Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta al Nazareno.

CROLLO DELL'AFFLUENZA - Il dato definitivo dell'affluenza per il voto dei 59 comuni al ballottaggio seguiti dal sito del Viminale (mancano quelli delle regioni a statuto speciale), è del 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno.

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