Laghi / L'allarme

Posenato (Spiagge sicure): «Attenzione quando ci si immerge in acqua, ecco le regole d'oro contro i rischi»

Domenica scorsa la morte nel lago di Tenno di Luciano Falzi, 50 anni, imprenditore agricolo della zona di Villafranca, inghiottito dalle acque davanti alla moglie e agli amici. Una tragedia che ha colpito la comunità locale, l'esperto di salvataggio spiega come bisogna comportarsi per evitare di mettere in pericolo la propria incolumità

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TENNO. Ha destato commozione la morte nelle acque del lago di Tenno, domenica pomeriggio, di un padre di famiglia, Luciano Falzi, 50 anni, imprenditore agricolo della zona di Villafranca (Vr), davanti alla moglie e agli amici.

Doveva essere una gita domenicale spensierata, tra amici, e invece è finita in tragedia. Falzi, è annegato dopo essersi immerso con un amico nelle acque della spiaggia settentrionale.

Scomparso all'improvviso alla vista della moglie e degli amici, è stato ripescato sul fondale a circa sei metri di profondità dai sub di Trentino Emergenza, dopo 40 minuti di ricerche. Vani i tentativi di cercarlo subito da parte degli amici e di qualche bagnante. Inutili anche pur i generosi tentativi di rianimazione (nella foto).

Nella serata di domenica, la frazione di Rizza, dove Falzi era titolare dell'omonima azienda agricola di via Poiani, si è stretta intorno alla famiglia. Falzi lascia nel più profondo dolore la moglie, le due figlie, parenti e amici.

Un inizio stagione turistica nel segno del lutto, dunque, per i laghi dell'Alto Garda e Ledro.

«Occorre sempre tenere a mente le regole di prudenza e bisogna che ci sia rispetto per l'acqua - spiega Niko Posenato, titolare con Luca Giuliani della G&P servizi srl, la società che gestisce Spiagge sicure su bando della Comunità di valle Alto Garda e Ledro - è importante la prevenzione; parlo in generale. È molto importante che i genitori controllino i figli».

È bene ricordare alcune «regole d'oro» da tenere in spiaggia. Di seguito un estratto di quelle stilate da Spiagge sicure.

«Prima di immergermi, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, mi bagno gradualmente e ascolto le reazioni del mio corpo, e qualora avverto poca voglia di entrare in acqua, torno alla sdraio: eventualmente riproverò più tardi. Prima di un'eventuale nuotata, dopo essermi bagnato, e immergendomi completamente, sto nelle vicinanze della zona del bagno, dove si tocca.

Se voglio nuotare oltre, non mi spingo troppo al largo e nuoto parallelamente alla spiaggia. Se voglio fare una nuotata oltre le aree delimitate, avviso parenti o amici o il personale assistente bagnanti (se presente).

Sono stato molto tempo al sole, non mi tuffo bruscamente in acqua, entro con lentezza, mi bagno bene e permango poi, per alcuni minuti (5 minuti) nella zona del bagno (area dove si tocca), e solo se sento che il mio corpo ha benessere e nessun disagio (freddo o tremore, poca voglia di stare in acqua), allora posso spingermi più in là.

Mi immergo in acqua lontano dai pasti (2.30-3 ore) applico le stesse precauzioni utilizzate in caso di prolungata esposizione al sole.In spiaggia, privilegio cibi leggeri, frutta e verdura sono la base. Faccio una abbondante colazione, che mi permetterà di reggere meglio la giornata in spiaggia.

Evito alcolici. Le bevande ghiacciate e i gelati, li assumo lentamente. Il sole mi prosciuga e per questo, in continuazione, il mio corpo ha bisogno di tanta acqua: devo bere molto anche se non ne sento il bisogno.Ho fatto dello sport, sono molto accaldato e grondante di sudore, anche in questo caso entro in acqua con prudenza e ascolto le reazioni del mio corpo.Prima di ogni tuffo so che devo valutare la profondità dall'acqua, che non vi siano sassi o sporgenze ove potrei andare a sbattere.

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