Fauna / Il caso

La Provincia toglie il Centro recupero dei volatili alla Lipu: è scontro

Dall’1 gennaio 2023 il controllo passa al Servizio Foreste e Fauna, dopo 20 anni si toglie la cura ai volontari che hanno salvato tantissimi volatili. Il delegato Merz attacca, piazza Dante rassicura

TRENTO. Un fulmine a ciel sereno: la Lipu, Lega italiana Protezione Uccelli, dovrà lasciare il Centro per l’avifauna che da decenni gestisce con competenza e passione al Casteller.

La Provincia ha infatti deciso che dal prossimo primo gennaio 2023 la gestione del recupero degli uccelli feriti passerà in toto al Servizio Faunistico e al Servizio Foreste. Che già gestisce il recupero della fauna selvatica.

La questione è stata sollevata dal delegato Lipu Sergio Merz, che tuona contro piazza Dante e parla di «decisione politica, non tecnica».

E la Provincia replica immediatamente con un comunicato stampa: «In risposta alle preoccupazioni espresse oggi dal responsabile C.R.A.S , delegato LIPU, in merito alla gestione, dal primo gennaio 2023, del recupero dell’avifauna selvatica ferita in capo al Servizio Faunistico e al Servizio Foreste, la Provincia vuole fornire alcune precisazioni.

Il recupero e la cura di animali selvatici feriti o ammalati da parte dell’amministrazione provinciale è sempre stato effettuato con varie modalità: in via diretta, ma anche appoggiandosi tramite convenzione a soggetti esterni come la LIPU per l’avifauna e i piccoli mammiferi.

Non solo a questa componente della fauna selvatica, ma anche ai grandi carnivori, ai cervi, ai caprioli e ai camosci sono sempre state garantite le cure veterinarie e la custodia fino al momento in cui essa è stata recuperata e giudicata idonea a tornare alla vita selvatica. Esempi in tal senso sono dati dai recuperi di animali feriti a seguito degli investimenti stradali.

Attualmente l’amministrazione sta riorganizzando tutte le attività di recupero e cura della fauna con lo scopo di ottimizzare il servizio complessivo incentrato presso l’area del Casteller e nel Centro C.R.A.S di San Rocco.

Pertanto è evidente che con la gestione diretta della Provincia questo servizio sarà mantenuto, se non addirittura potenziato, ricercando tutte le forme possibili di collaborazione e valorizzazione con il prezioso mondo delle associazioni di volontariato».

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