Il conflitto / Dibattito

Fugatti sulla guerra in Ucraina: possibile guardare al Trentino Alto Adige come modello di convivenza

Il presidente della Provincia intervistato durante un Forum Ansa ha parlato anche della colonna mobile attivata da Trento e Bolzano: circa 40 persone e una ventina di tir in viaggio, per  allestire una struttura di accoglienza nell'area di confine con la Moldavia

MISSIONE Guasti e carburante razionato, ma la colonna della Protezione civile non si ferma

TRENTO. Il modello di convivenza tra gruppi linguistici in Trentino Alto Adige, seppur con le debite differenze, potrebbe ispirare una soluzione per il Donbass, quindi per il conflitto in Ucraina.

"Non sta a me dire se queste sono le intenzioni di Russia o Ucraina, ma di certo c'è che il nostro modello di convivenza, perché di questo si tratta, sta funzionando. Siamo favorevoli per metterci a disposizione".

Così il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, intervistato durante un Forum Ansa dal direttore dell'agenzia, Luigi Contu, e dal responsabile della sede del Trentino Alto Adige, Stefan Wallisch, sulla situazione in Ucraina.

"Abbiamo il coordinamento di tutte le Regioni sulla Protezione civile e abbiamo spiegato a Draghi cosa stiamo facendo sul campo - ha proseguito Fugatti parlando dell'incontro con il premier in Friuli -. L'altro ieri è partita una colonna mobile delle due Province autonome, con circa 40 persone e una ventina di tir, che va da allestire una struttura di accoglienza per 500 persone al confine tra Ucraina e Moldavia.

Abbiamo atteso molto per avere l'ok dalla Protezione civile nazionale perché dobbiamo essere certi che le nostre donne e uomini siano in sicurezza. Arriveranno questa sera o domani mattina. Un'operazione umanitaria che è anche motivo di orgoglio, oltre che una responsabilità".

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