Enologia / Successo

Fra San Leonardo e Giulio Ferrari, nella classifica di Wine Spectator irrompe il Trentodoc «Madame» di Maso Martis

Nella lista (americana) dei 130 vini più buoni del mondo ci sono tre etichette trentine: saranno presentate a OperaWine di Verona, l’anteprima di lusso di Vinitaly

di Gigi Zoppello

TRENTO. Tra i migliori 130 vini italiani figurano anche sei etichette della nostra regione, e tre sono trentine. A dirlo è Wine Spectator, la più diffusa rivista al mondo nel campo dell'enologia, che ha preparato la graduatoria per l'11ª edizione di OperaWine 2022. Si tratta della degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly.

Una rappresentanza, quella delle province di Trento e Bolzano, che si distingue per la sua varietà. Sono infatti presenti in graduatoria i bianchi di Cantina Terlano (Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019), Cantina Tramin (Troy Chardonnay Riserva 2016) ed Elena Walch (Beyond the Clouds 2019), le bollicine di Ferrari (Brut Perlé 2007) e Maso Martis (Madame Martis Riserva 2009) e il rosso di Tenuta San Leonardo (Vigneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015).

Se San Leonardo e Ferrari sono ormai da tempo nei piani alti delle classifiche mondiali, l’ingresso di Maso Martis è un bellissimo segnale per il Trentodoc. 
Maso Martis torna per la seconda volta sul red carpet di OperaWine e il Madame Martis Riserva 2009 è una delle due bollicine trentine scelta da Wine Spectator, otto in tutta Italia nella classifica 2022.
Un Metodo Classico, Madame Martis Riserva 2009, che nel 2020 ha conquistato anche i 3 Bicchieri del Gambero Rosso, i 5 Grappoli di Bibenda e le 4 Viti Ais, solo per citare alcuni dei prestigiosi premi che questa etichetta (e un’annata sicuramente felice) hanno saputo conquistare.

La lista dei 130 produttori portabandiera, selezionati in rappresentanza di tutte le regioni italiane dalla più importante rivista enoica degli States nonché la più influente al mondo, è stata presentata ieri nel corso di un appuntamento, aperto anche agli operatori professionali statunitensi.

Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, «gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; la domanda Usa - come rileva l'Osservatorio Uiv-Vinitaly - nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi grazie a un incremento delle importazioni complessive a valore del 26% sul 2020, ma anche del 14% rispetto all'anno pre-pandemico 2019». «In questo contesto - prosegue Mantovani - l'Italia si conferma, assieme alla Francia, produttore di riferimento con quasi un terzo del mercato di vini di importazione e un balzo a valore del 18%, a 2,26 miliardi di dollari».

Tornando alla graduatoria dei vini italiani, sul podio della classifica regionale la Toscana guida la squadra enoica di OperaWine 2022 con 36 produttori, seguita da Piemonte (20) e Veneto (19). A dominare, nelle valutazioni di Wine Spectator, sono i rossi con 97 etichette in degustazione il 9 aprile. Tra queste primeggiano le denominazioni di Barolo (15), Brunello (13), Amarone e Chianti Classico entrambe a quota 9. Completano il super tasting dell'Italia enoica 22 vini bianchi, 9 sparkling e 2 vini dolci/passiti.

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