Pandemia / Il messaggio

Covid, il personale del reparto di malattie infettive del S.Chiara: “Un grazie di cuore ai malati che ci hanno sempre sostenuto”

Il messaggio da due anni dalla “paziente 0” a Trento: “Ognuno di noi ha vissuto qualcosa che l'ha cambiato per sempre. Oggi più che mai vogliamo essere vicini a quanti soffrono per questa "assurda guerra" in particolare ai nostri colleghi che combattono per la vita”

COVID L'ultimo bollettino trentino

TRENTO. Sono passati due anni esatti dal ricovero per Covid all'ospedale Santa Chiara della prima paziente. Da quel 2 marzo 2020 il virus "cinese" di cui allora si sapeva poco o niente, ha cambiato radicalmente la vita di ognuno di noi. 

In due anni in Trentino ci sono state 139.596 persone contagiate, 1.584 morti e milioni di tamponi analizzati. Un conforto però arriva dai dati di febbraio che segnano un calo dei contagi del 74 per cento rispetto a gennaio. La quarta ondata è finalmente alle spalle. Oggi, 2 marzo, il personale del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Trento ha postato un toccante messaggio su Facebook.

Ecco il testo integrale.

«Esattamente due anni fa, il 2 marzo 2020, nel reparto di malattie infettive dell'ospedale S. Chiara di Trento, veniva ricoverato il primo paziente affetto da Coronavirus e da quel momento la "vita" del nostro reparto ha smesso di procedere secondo il ritmo che eravamo soliti conoscere. Tanti i sentimenti, le reazioni, l'incredulità....ma dopo i primi giorni di preoccupazioni, ansia, paura non ci siamo mai tirati indietro (sempre avanti!) e abbiamo cercato di agire al meglio. Non è stato facile, tante sono state le nostre battaglie, ma sempre col cuore.

 

Ogni volta che i numeri calavano, speravamo nella fine, ma noi sempre pronti ad accogliere i pazienti covid anche nei momenti di pseudo normalità. Tanti i colleghi venuti ad aiutarci, tanti di noi per forza maggiore ci hanno lasciato per altre realtà (un grazie di cuore  a tutti!). Ora che nuovamente i numeri calano e speriamo si vada davvero verso la fine....accogliamo i rinforzi, le nuove leve con la speranza che nonostante i diversi punti di vista, si possa sempre continuare nella  collaborazione, arricchendoci reciprocamente e tenendo sempre presente il nostro obiettivo: la cura e la sicurezza dei nostri pazienti.

Un grazie di cuore ai tanti nostri malati che ci hanno sempre sostenuto con le loro tante dimostrazioni di stima, gratitudine e affetto. Ognuno di noi ha vissuto qualcosa che l'ha cambiato per sempre. Oggi più che mai vogliamo essere vicini a quanti soffrono per questa "assurda guerra" in particolare ai nostri colleghi che combattono per la vita. Grazie».

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