Economia / Il dibattito

Bollette, i sindacati alla Provincia: “Disponibili 30 milioni di euro per aiutare aziende e famiglie”

Su un punto i sindacati sono stati chiari con la giunta: bisogna agire integrando la misura statale e ampliando, dunque, il target di lavoratori e pensionati che può ottenere la riduzione in bolletta

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TRENTO. Sul caro bollette il Governo Draghi mette in campo un nuovo intervento straordinario di 5,5 miliardi di euro. Quota parte di queste risorse verranno utilizzate anche per sostenere le famiglie più indigenti, rifinanziando i bonus energia anche per il secondo trimestre di quest'anno.

Alla luce delle scelte assunte venerdì dal Consiglio dei Ministri, Cgil, Cisl e Uil hanno formalizzato una richiesta d'incontro urgente al presidente Fugatti e al vicepresidente Tonina per concordare le misure necessarie ad ampliare i sostegni alle famiglie alle prese con l’impennata dei costi di luce e gas. Su un punto i sindacati sono stati chiari con la Provincia: bisogna agire integrando la misura statale e ampliando, dunque, il target di lavoratori e pensionati che può ottenere la riduzione in bolletta.

“Per un intervento straordinario che dia veramente ossigeno alle famiglie si può arrivare a stanziate fino a 30 milioni di euro – incalzano i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Le risorse ci sono: basta utilizzare i fondi straordinari stanziati per lavoratrici e lavoratori con le manovre Covid e mai spesi che ammontano a circa 20 milioni di euro e nei fondi risparmiati dalla Provincia grazie alle nostre proposte su bonus nido e assegno di natalità, che arrivano a circa 10 milioni di euro. Queste risorse devono restare finalizzate al sostegno alla famiglia e considerata l’emergenza bollette vanno utilizzate a ridurre l'impatto del caro energia”.

L’idea del sindacato è arrivare a coprire tutte le famiglie che oggi percepiscono l’assegno unico provinciale, quindi hanno in Icef fino a 0,30, oltre a ripristinare le esenzioni dell'addizionale regionale all'Irpef per i redditi fino a 20mila euro. “Serve che la Giunta Fugatti ci convochi immediatamente per concordare le misure da adottare il più velocemente possibile. Questo era l'impegno che il governo provinciale si era assunto qualche settimana fa nell'incontro tra noi e Tonina e Spinelli”.

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