Pandemia / Le regole

Kompatscher: per definire le aree di rischio covid si guardi ai ricoveri in ospedale, non più all'incidenza dei contagi

Appello del presidente altoatesino affinché l'Italia diventi apripista in Europa per una svolta nella definizione delle fasce colorate, che al momento è ancora legata prevalentemente al conteggio dei positivi nei singoli territori

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BOLZANO. "Bisognerebbe guardare meno all'incidenza dei nuovi casi e più alla resilienza delle strutture ospedaliere".

Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ribadendo la richiesta di una "gestione più realistica della pandemia".

"L'Italia - ha sottolineato il presidente altoatesino - è stata un'apripista per la diversa gestione delle quarantene delle persone vaccinate che sono solo un contatto, ma non sono positive".

Ora, si dovrebbe fare un passo ulteriore, così come chiedono le Regioni.

"I dati sulle ospedalizzazioni dovrebbero essere il criterio principale, se non l'unico per la classificazione del rischio - sostiene Kompatscher - non guardando all'incidenza che, ormai, è altissima dappertutto in Europa".

Il Centro europeo che valuta il rischio pandemico e pubblica settimanalmente le mappe aggiornate, si basa tuttora sul vecchio indicatore dell'incidenza dei positivi ogni centomila abitanti: un dato che può risultare fuorviante ai fini della fotografia del'lemergenza reale, che dipende dallo stato delle persone contagiate e da quello del sistema sanitario.

Il presidente della giunta altoatesina ha dedicato anche un cenno alla sospensione di 31 accessi alla banca dati dell'Azienda sanitaria provinciale per sospetti abusi.

"L'Azienda sanitaria interviene quando c'è un sospetto e lo segnala alle sedi competenti - ha osservato Kompatscher - Laddove c'è un sospetto, vengono fatte le verifiche e si fanno, se del caso le, le segnalazioni alle forze dell'ordine, sospendendo l'accesso".

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