Povertà / I dati

Caritas, a Trento e Rovereto 4.635 interventi di accoglienza: aumentata la richiesta di sostegno per gli affitti

“È l'ora di gente che osa l'incontro e non si spaventa per la violenza e la frustrazione" ha detto l'arcivescovo Lauro Tisi. Sono invece complessivamente 346 le persone aiutate in questi mesi di pandemia dal fondo straordinario "InFondo speranza", avviato nel luglio 2020 per sostenere singoli e famiglie alle prese con le conseguenze socio-economiche dell'emergenza in atto, distribuendo 190.289 euro a fondo perduto

TRENTO. Le persone incontrate dai Centri di ascolto e solidarietà collegati alla Caritas diocesana di Trento e Rovereto nel corso del 2021 (da gennaio a fine ottobre) sono state 1.131, per un totale di 4.635 interventi, tra accoglienza, ascolto, servizio viveri e vestiario (i dati si riferiscono alle sole città di Trento e Rovereto, in attesa del rapporto relativo all'attività sul territorio).

Per il 40% - precisa una nota della Diocesi di Trento - si tratta di aiuti alimentari e di buoni spesa, in gran parte donati da enti, associazioni e privati, mentre è aumentata la richiesta di sostegno per gli affitti, le utenze domestiche, le spese vive di accompagnamento sociale.

Sull'intero territorio - i numeri sono stati presentati all'indomani della Giornata della Carità di domenica 12 dicembre dall'arcivescovo Lauro Tisi, da don Cristiano Bettega e dal referente Caritas Alessandro Martinelli - sono presenti 19 Centri di ascolto e solidarietà zonali e 25 Punti di ascolto parrocchiali, per un totale di 44 luoghi Caritas, che quest'anno hanno sostenuto più di un migliaio di persone, fornendo, soprattutto grazie ai volontari, ascolto, accompagnamento e beni di prima necessità.

La chiesa di Centochiavi trasformata in dormitorio per i senzatetto. Le parole del vescovo Tisi

Giornata della carità nella chiesa San Massimiliano Kolbe, trasformata in dormitorio dalla Caritas Diocesana. Ospita una quindicina di senzatetto su 25 posti disponibili, solo uomini. Quest'anno, grazie all'opera dei Frati Cappuccini, viene loro servita pure la cena che si consuma dalle 18.30 nella sala comune. Alla presentazione delle attività e dei numeri del quadro sulle povertà incontrate dalla Diocesi trentina, in particolare attraverso il servizio di Caritas e Fondazione Comunità Solidale, il vescovo don Lauro Tisi, il direttore la Caritas Diocesana Alessandro Martinelli ed il delegato dell'area Testimonianza don Cristiano Bettega.

"C'è un grande dolore, un dolore che spesso non emerge perché è difficile anche solo narrarlo: mi riferisco soprattutto al diffuso disagio relazionale, che va oltre i problemi di natura economica. L'impegno di un servizio a tutto tondo è quello di passare dal guardarsi le spalle all'andare incontro all'altro: è l'ora di gente che osa l'incontro e non si spaventa per la violenza e la frustrazione", ha detto l'arcivescovo Lauro Tisi.

Sono invece complessivamente 346 le persone aiutate in questi mesi di pandemia dal fondo straordinario "InFondo speranza", avviato nel luglio 2020 per sostenere singoli e famiglie alle prese con le conseguenze socio-economiche dell'emergenza in atto, distribuendo 190.289 euro a fondo perduto. Una solidarietà rivolta in particolare a disoccupati, lavoratori precari e autonomi che hanno subito l'interruzione delle attività. 

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