PERGINE. In molti, vedendolo pedalare con un cassone davanti, hanno pensato al solito vagabondo – Angelo – che per un anno girava sulla SS47 con un carrello di movimentazione merci del supermercato attaccato alla bicicletta. Ma stavolta la storia è un’altra.

Avvistato mentre pedalava sull’arteria alla periferia di Pergine, è un giramondo partito dalla Sicilia e che sta facendo il giro del mondo. Si chiama Carlos, è spagnolo, ha 49 anni e per una settimana è stato fermo a Lavis ad aspettare un pezzo di ricambio per aggiustare la sua «casa-bici» mobile.

E’ partito ben 12 anni fa da Malaga: «Sono come una lumaca, giro intorno al mondo portandomi dietro la mia casa e le poche cose di cui ho bisogno. Non possiedo niente, ma sono felice. Questa è la vita per me» ha dichiarato.

Non solo l’Italia.Ha già attraversato oltre 70 paesi, dall’Argentina a Singapore, dalla Russia all’Egitto, ed ora è sbarcato in Trentino con il suo singolare mezzo a energia elettrica-eolica-solare.

All’inizio, va detto, era partito con una bicicletta normale. Dopo aver attraversato l’Europa è arrivato fino in Turchia, Egitto, Russia, Mongolia, Cina, Malesia. Da lì è passato iin America con una barca a vela. Il tutto dopo aver mollato un impiego, e una vita «normale»:  ha venduto tutto, lacasa, la macchina, tutto, ed è partito. Dopo la bici, si è costruito il variopinto mezzo di locomozione che gli fa anche da roulotte per dormire. 

La domanda che tutti si fanno: come fa a vivere e mangiare? Lui alza le spalle: sono felice – dice – e ho messo una scatola sulla casetta, chi vuole può fare un’offerta e sono in tanti che vogliono farsi una foto o un selfie. Sono libero, vado per il mdono, in pace.

Foto Renato Bettini, gruppo Facebook "Sei di Pergine se..."