Enti / Il caso

Patrimonio del Trentino, il presidente Villotti gira con la Porsche da 90 mila euro (ma è auto di servizio)

Se n’è occupata «Piazzapulita» de La 7, ma in realtà è una vettura sequestrata alla mafia, che l’Agenzia delle Dogane mette a disposizione. E il presidente la tiene nel suo garage «così non ce la rubano»

di Luisa Patruno

TRENTO. È una Porsche Macan da 90mila euro, ma per Andrea Villotti, presidente di Patrimonio del Trentino spa, si tratta di un’auto di servizio come un’altra, anche se effettivamente dopo il mese di prova ha constatato che consuma un po’ troppo ed è troppo potente, quindi non adatta allo scopo. E infatti sottolinea: «Non la uso io, ma i nostri tecnici per andare sui cantieri».

Certo, una Porsche come auto di servizio, al posto di una Panda o una Suzuki, non è da tutti. Ma come ci è finita nella disponibilità della società pubblica della Provincia? Ieri sulla questione il consigliere provinciale, Alessio Manica (Pd) ha presentato un’interrogazione per avere spiegazioni sulla vicenda di questa Porsche di cui si è occupata anche l’ultima puntata della trasmissione Piazzapulita su La7, dove si vede Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che consegna le chiavi del potente Suv ad Andrea Villotti.

Nella puntata si spiega che questa auto come molte altre di lusso e sportive sono beni confiscati alle mafie o a narcotrafficanti, che invece di vendere all’asta il direttore Minenna preferisce consegnare ad altre amministrazioni dello Stato e - nel caso della Patrimonio del Trentino spa - a una società della Provincia.

Villotti, già capo di gabinetto del presidente Maurizio Fugatti in Regione prima di essere nominato alla presidenza di Patrimonio, aveva fatto parlare di sè anche quando la giunta stava per approvare una delibera, che si diceva formulata ad hoc per lui - poi stoppata dall’assessore Spinelli - che prevedeva la disponibilità dell’autista anche per i vertici delle società di sistema della Provincia.

Sulla vicenda di questa Porsche, Villotti dà questa spiegazione: «L’Agenzia delle dogane mette a disposizione le auto confiscate alle amministrazioni che ne fanno richiesta. Io ho fatto richiesta come società pubblica perché queste auto vengono date in comodato gratuito quindi ci costano molto meno di un noleggio. L’abbiamo provata per un mese ma non è adatta al nostro utilizzo e quindi abbiamo chiesto se ce la possono cambiare con una più piccola, se possibile una fuoristrada, anche se è difficile trovarla tra auto confiscate. Ora la Porsche la tengo nel mio garage, per evitare il rischio che la rubino».

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