Droga / Il fatto

Trento, vasi di marijuana lanciati dal balcone di una palazzina: stava arrivando la guardia di finanza

Lo stupore dei vicini che hanno visto ben nove vasi volare dal terzo piano e schiantarsi a terra sfiorando l'auto delle Fiamme gialle. Fortunatamente non passavano pedoni in quel momento sotto casa. L’uomo finito nel mirino degli investigatori è stato arrestato per produzione, detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti

TRENTO. Nove vasi “piovuti” dal terzo piano di una palazzina.

Non è stato il vento, né una disattenzione: sono stati volutamente lanciati a terra dal proprietario per non far trovare agli investigatori la marijuana.

Alla surreale scena hanno assistito alcuni vicini di casa ed i militari della guardia di finanza, che erano arrivati in via Bezzi, vicino a via Veneto, per un controllo relativo al possesso di stupefacenti.

Era da qualche tempo che le Fiamme gialle trentine tenevano d’occhio l’uomo, un trentenne italiano.

Lunedì attorno alle 19 è scattato il blitz.

Ma l’uomo, alla vista dei finanzieri, ha tentato di eliminare le prove, ad iniziare dalle piante.

Ed è così che la coltivazione è finita giù dal balcone.

Fortunatamente non passava nessuno nei pressi dell’abitazione quando il trentenne ha fatto lo sciagurato gesto di lanciare tutto in strada.

L’auto delle Fiamme gialle è stata solo sfiorata.

Nell’abitazione i militari hanno trovato altre prove dell’attività illecita del trentenne: una serra, una lampada a raggi Uv riscaldante, filti, deumidificatore, un ventilatore.

Insomma, tutto il necessario per una piantagione.

L’uomo, un italiano, è stato arrestato per produzione, detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.

Ieri mattina (martedì 30 novembre) è comparso in aula per la direttissima.

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