Covid / Il fatto

Blitz nella notte alla sede dell’Adige. Scritte sull’asfalto: “Verità! Vigliacchi”

Indagini in corso. Il direttore Alberto Faustini commenta l’accaduto: «Facciamo il nostro dovere di giornalisti, non ci facciamo intimidire». Il messaggio di Fugatti: "Diciamo no e sempre lo diremo a fronte di episodi come questi nella convinzione che il seme dell'intolleranza debba essere estirpato prima che possa mettere persino la più piccola radice"

TRENTO. Il dibattito pubblico in tema vaccinale è sempre più esasperato. Emerge anche dal fatto che l’altra notte è stata presa di mira la sede del nostro giornale. I giornalisti ed il personale amministrativo del quotidiano l’Adige hanno infatti trovato scritte offensive all’ingresso del parcheggio. Si tratta di un fatto preoccupante, oltre che illegale, sul quale ora indagano le autorità competenti.

Scritte contro l’Adige, il direttore Alberto Faustini: «Facciamo il nostro dovere di giornalisti, non ci facciamo intimidire»

Scritte contro il giornale, comparse all’ingresso della sede della redazione dell’Adige, in via Missioni Africane a Trento. Il commento del direttore, Alberto Faustini.

Il direttore Alberto Faustini commenta l’accaduto: «Facciamo il nostro dovere di giornalisti, non ci facciamo intimidire. Non sappiamo cosa sia la vigliaccheria, ma ci sembra un gesto vigliacco scrivere davanti all'entrata di un giornale una frase come quella, poi nascondersi e sparire».

La solidarietà della giunta provinciale

"Viviamo tempi difficili. Lo sa bene chi avverte il disagio e le proteste sotto le proprie finestre, chi deve prendere decisioni scomode come quelle legate al lockdown o alle dinamiche economiche e salariali. E proprio per questo la solidale comprensione verso chi subisce offese e prevaricazioni è totale e sincera". Lo dichiara - a nome della Giunta provinciale - il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti a seguito della notizia dell'atto vandalico davanti alla sede dei quotidiani l'Adige, Corriere del Trentino, Trentino on line e Radio Dolomiti.

"Offendere nell'anonimato chi sta facendo il proprio dovere - aggiunge Fugatti - va condannato, senza se e senza ma. La nostra comunità si è sempre contraddistinta per la capacità di ascoltare e di confrontarsi, magari anche con vivacità ma sempre nel rispetto delle idee di tutti. Diciamo no e sempre lo diremo a fronte di episodi come questi nella convinzione che il seme dell'intolleranza debba essere estirpato prima che possa mettere persino la più piccola radice".

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