Giustizia / L’inchiesta

Caso Tenni, ucciso ad Ala da un colpo di pistola di un carabiniere: per la Procura fu un incidente

Il filmato della “bodycam” e la ricostruzione balistica confermano: il militare sparò per terra, ma la vittima «intercettò» la pallottola muovendosi, si va verso l’archiviazione

di Nicola Guarnieri

ALA. Per la Procura della repubblica di Rovereto la morte di Matteo Tenni, ucciso il 9 aprile scorso per un colpo di pistola sparato da un carabiniere della stazione di Ala, è stato un incidente.

Per gli inquirenti l'autopsia e la ricostruzione degli investigatori confermerebbero infatti che il militare - per fermare l'uomo che si stava scagliando contro la pattuglia che l'aveva fermato - avrebbe sparato verso il basso, in terra. Ma Tenni, muovendosi in quella fase concitata, avrebbe intercettato il proiettile che l'ha colpito alla gamba.

Aggredisce con un'accetta i carabinieri che sparano: muore un 44enne

Un uomo di 44 anni è morto a Pilcante di Ala dopo uno scontro con i carabinieri che aveva aggredito brandendo un’accetta. Uno dei carabinieri ha esploso un colpo di pistola che ha colpito a morte l’uomo.

La pm Viviana Del Tedesco, dopo aver studiato gli atti in ogni dettaglio, non ha ravvisato colpe per l'esponente dell'Arma, nemmeno per un'imputazione di eccesso di legittima difesa. E infatti ha chiesto al gip di archiviare il procedimento.  

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