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Trento, giovane arrestato per tentata rapina: è accusato di aver minacciato un ragazzo per prendergli giacca e cellulare

I carabinieri hanno fermato un 22enne di origini marocchine, come la vittima dell'episodio, avvenuto la sera del 25 ottobre sul Lungadige San Nicolò. Denunciati anche altri due giovani nordafricani che hanno cercato di impedire l'arresto dell'amico, che ora sarà processato per direttissima

TRENTO. Nella tarda serata di ieri, 25 ottobre, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Trento hanno arrestato E. A, 22enne di origini marocchine, pregiudicato senza fissa dimora, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

I militari hanno inoltre denunciato L. H. 24enne e D. A. 34enne, anche loro originari del Marocco e domiciliati a Trento, che erano in compagnia dell'arrestato, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

I carabinieri, transitando per Lungadige San Nicolò - precisa una nota - hanno notato E. A. che stava aggredendo un ragazzo e lo colpiva a calci e pugni, con inusitata violenza, quindi sono immediatamente intervenuti in soccorso della vittima, un 28enne del Marocco, rendendosi conto di aver interrotto un tentativo di rapina.

Infatti, secondo quanto riferito dallo stesso e da un testimone, E. A. avrebbe preteso dal malcapitato la giacca che indossava e il cellulare.

Accertata la dinamica dei fatti, i militari hanno dichiarato in arresto il 22enne, ma mentre lo stavano facendo salire a bordo dell'auto per condurlo in caserma - si legge nella nota - questi ha cercato di opporre resistenza, venendo subito supportato dai due connazionali che, per impedirne l'arresto, hanno iniziato a spintonare e insultare i militari.

A quel punto sono stati richiesti i rinforzi, un'altra gazzella e una volante della polizia, e i tre sono stati bloccati e condotti in caserma.

L'arrestato, denunciato anche per inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Trento, è tuttora trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando di via Barbacovi, in attesa del giudizio per direttissima.

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