Lavoro / Il dibattito

Sicurezza sul lavoro, i sindacati alla Provincia: “Inaccettabile qualsiasi scorciatoia per limitare i controlli”

Cgil, Cisl e Uil: “Pensare ad un sistema in cui controllato e controllore decidono insieme, è grave. Non è questa la strada per fare prevenzione né per tutelare in modo adeguato lavoratori e lavoratrici”

TRENTO. “Con la salute e la sicurezza sul lavoro e sulla regolarità dei rapporti di lavoro non si scherza. Cercare scorciatoie per rendere meno capillari i controlli sulle aziende e, peggio, pensare ad un sistema in cui controllato e controllore decidono insieme, è grave. Non è questa la strada per fare prevenzione né per tutelare in modo adeguato lavoratori e lavoratrici”.

Cgil Cisl Uil non nascondono il proprio sconcerto di fronte alla proposta della Giunta provinciale discussa ieri in Prima commissione. E puntano il dito contro l’ennesima decisione che lascia fuori dal confronto i rappresentanti dei lavoratori. “Atto grave soprattutto quando si parla di controlli sul rispetto delle norme sui rapporti di lavoro”, fanno notare i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

Cgil, Cisl e Uil contestano anche i dati discussi ieri in commissione. “Delle 80mila ispezioni condotte lo scorso anno, il 40 per cento riguarda i controlli effettuati sulle imprese beneficiarie di contributi economici anche legati all’emergenza sanitaria e alla crisi economica – sottolineano le tre sigle -. È chiaro a tutti che non si può mettere sullo stesso piano questa tipologia di controlli, fondamentali ma meramente burocratici, con quelli finalizzati ad accertare che vengano rispettate le norme sul lavoro e su salute e sicurezza”.

Nel merito del sistema individuato dall’Esecutivo per rendere più snelle le procedure di ispezione Cgil, Cisl e Uil chiariscono di non avere alcun pregiudizio verso i processi di semplificazione né contro le innovazioni tecnologiche nella valorizzazione delle banche dati. “Anzi, tutto ciò che rende più efficiente il sistema di controllo è positivo. Devono esserci, però, precise garanzie che chi governa e organizza questi sistemi e processi sia un soggetto super partes”.

Allo stesso tempo l’Esecutivo non affronta uno dei nodi cruciali, la carenza di organico di Servizio Lavoro e Uopsal. “È solo potenziando gli ispettori, rendendo capillari i controlli che si promuove la regolarità del sistema. E tutto questo va a vantaggio sicuramente dei lavoratori, ma anche delle imprese oneste che subiscono una concorrenza sleale da chi le regole non le rispetta”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

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