Economia / Il caso

Festival dell’Economia al Sole 24 Ore: lo sconcerto dell’opposizione per le scelte di Fugatti

Il Pd: “Per l’ennesima volta la giunta ha dimostrato arroganza e inadeguatezza nel gestire partite così complesse e relazioni così importanti”. Rossi: “Alla Lega non interessano la sostanza, i contenuti, i dati. Ciò che conta è far vedere che si cambia”

L'EVENTO L'edizione del giugno scorso dal vivo, dopo quella 2020 solo online

TRENTOFestival dell’Economia, opposizione sul piede di guerra con il presidente della Provincia. Maurizio Fugatti ha infatti deciso di interrompere la collaborazione con l’editore Giuseppe Laterza e l’economista Tito Boeri. L’evento sarà organizzato dal gruppo del Sole 24 Ore.

“Il Festival dell’Economia – è la posizione del Pd – è l’ennesima eccellenza del Trentino messa in discussione per piccineria politica: una scelta che rischia di rivelarsi irresponsabile e che subordina un patrimonio di tutta la nostra comunità a logiche di supposta affinità politica. Con delibera, approvata ieri, la Giunta provinciale ha deciso di affidare l'organizzazione della prossima edizione del Festival dell'economia al Gruppo Sole 24 ore, dando così il benservito all’Editore Laterza, che da 16 anni organizza l’evento diventato nel tempo noto in tutto il mondo.
Il gruppo del Pd del Trentino esprime i più sentiti ringraziamenti all’editore ed al coordinatore e direttore scientifico del Festival Tito Boeri per l’impegno profuso in tutti questi anni nella realizzazione della kermesse, in particolare per la competenza dimostrata nel concepire ogni edizione e per l’attenzione alla qualità di relazioni istituzionali e scientifiche internazionali messe a disposizione del nostro territorio.

Non dubitiamo che anche il nuovo Gruppo editoriale al quale è stata affidata l’organizzazione futura del Festival potrà portare avanti egregiamente l’evento. Tuttavia, non possiamo non rimanere basiti di fronte alle modalità con cui ancora una volta la Giunta provinciale ha gestito questo delicato passaggio, dimostrando per l’ennesima volta arroganza e inadeguatezza nel gestire partite così complesse e relazioni così importanti. Se la motivazione iniziale della messa in discussione del coordinamento di Laterza è stata la necessità di affidarne la scelta ad un bando pubblico, risulta difficile capire, visti anche gli eccellenti risultati confermati nell'ultima ed articolata edizione della kermesse, il motivo per cui la Giunta non abbia scelto il progetto cui la commissione ha dato il punteggio maggiore, preferendogli, invece, il secondo arrivato.

Pare evidente che alla base di tale decisione non ci siano ragioni scientifiche o tecniche, peraltro confermate dalla commissione tecnica, bensì politiche. Non dovrebbero però essere queste a guidare la selezione del coordinatore scientifico di un Festival che negli anni ha dato spazio e casa a tutte le voci, garantendo al Trentino un capitale di relazioni scientifiche di livello internazionale senza pari”. E conclude così: “Per ultimo, ma non per questo meno importante, siamo altresì sconcertati da come la Provincia abbia escluso l’Ateneo e il Comune di Trento dal processo decisionale, essendo, peraltro, componenti a tutti gli effetti del comitato organizzatore (insieme alla Provincia).
Anche questa è un’ennesima dimostrazione della più totale incapacità di intrattenere rapporti “sani” con gli altri soggetti costituenti l'autonomia del Trentino. Ci auguriamo almeno che l’indicazione politica di “alleggerire” il taglio della kermesse non incrini l’alta e autorevole valenza scientifica che il Festival ha sempre avuto”.

Anche Ugo Rossi punta il dito contro la giunta: “Io non mi stupisco di questa decisione. Alla Lega e a Fugatti non interessano la sostanza, i contenuti, i dati. Ciò che conta è far vedere che si cambia.

Del resto hanno fatto così con tante eccellenze e positività del trentino: demolito il piano trilingue, demolito il reddito di garanzia, quasi sparito il rapporto con Bolzano, affossata  l'idea dell'A22 pubblica, demolito il sistema di integrazione e di inserimento dei migranti, chiusi i negozi di domenica per poi farsi bocciare la legge dalla corte costituzionale, demolita la reputazione dell'azienda sanitaria. E si potrebbe continuare…Spiace ovviamente e adesso non si può che sperare che la "nuova gestione" voglia e sappia prendere esempio dalla "vecchia" per almeno mantenere lo standing dell' evento.

Voglio approfittare qui per ringraziare Laterza e Boeri per aver aiutato il Trentino ad alzare il suo sguardo culturale e a promuoverne l'immagine e l'identità”.

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