Covid / L’analisi

Gimbe: “In Trentino più nuovi positivi che nel resto d’Italia, ma numero di persone testate al giorno sopra la media nazionale”

Nel consueto monitoraggi effettuato dalla Fondazione emerge che a livello nazionale sono raddoppiati i contagi settimanali. Aumentano anche i ricoveri

TRENTO. La Provincia di Trento registra 29 casi attualmente positivi su 100 mila abitanti, ovvero una crescita del 358%. Si tratta - così l'ultimo bollettino Gimbe - della crescita più importante in Italia. In Provincia di Bolzano sono 37 i casi su 100 mila abitanti con una crescita del 111%.

Il Trentino e l'Alto Adige sono sopra la media nazionale dei 120 per quanto riguarda la media giornaliera di persone testate per 100 mila abitanti con 137 e 122.


Il monitoraggio


La settimana 14-20 luglio 2021, rispetto alla precedente, mostra un incremento del 115,7% di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2, ovvero 19.390 rispetto a 8.989.

Questa "impennata di nuovi casi va di pari passo a un'inversione di tendenza sul fronte ospedaliero": i ricoveri con sintomi sono stati 1.194 rispetto a 1.128, pari a +5,9, e le terapie intensive 165 rispetto a 157, pari a +5,1%. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe che vede anche crescere, dopo mesi di decremento i casi attualmente positivi (49.310 rispetto a 40.649) mentre sono ancora in calo i decessi (76 rispetto a 104, pari a -26,9%).

"Sono al palo" le somministrazioni delle prime dosi di vaccino anti Covid, tanto che in 7 giorni sono solo il 15% del totale. Mentre "a fronte della diffusione della variante Delta che si avvia a diventare prevalente, continuano a preoccupare i quasi 4 milioni di over 60 a rischio di malattia grave non coperti dalla doppia dose di vaccino". Di questi 2,15 milioni (12%) non hanno "ancora ricevuto nemmeno una dose mentre 1,79 milioni (10%) sono in attesa di completare il ciclo con la seconda dose".

È quanto evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che nel dettaglio sottolinea come In particolare tra gli over 60, l'88% ha ricevuto almeno una dose di vaccino, "con un incremento settimanale irrisorio" a livello nazionale (+0,4%) e nette differenze regionali: mentre Puglia, Umbria, Lazio, Lombardia e Toscana hanno superato il 90%, la Sicilia rimane ferma al 79%.

Inoltre, precisa Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari del Gimbe, "l'incremento delle coperture rispetto alla scorsa settimana è quasi esclusivamente legato al completamento di cicli vaccinali: in altri termini, continua a stagnare il numero di over 60 che ricevono la prima dose, segno di una persistente esitazione vaccinale in questa fascia di età".

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