Soccorso / La storia

Bimbo rischia di annegare in piscina a Molveno: salvato da due ragazzine, e ora i genitori le vogliono ringraziare

«Hanno salvato il mio Maicol, sono state degli angeli. Nell’agitazione del momento non le abbiamo avvicinate, adesso vorremmo fare capire loro quanto sia importante quello che hanno fatto»

di Flavia Pedrini

MOLVENO. Dieci luglio 2021. Sul calendario un sabato pomeriggio come tanti. Ma i genitori di Maicol, occhi vispi e boccoli biondi che corrono nel vento, quel giorno, lo ricorderanno a lungo. La paura di perdere il tesoro più prezioso è stata molta. E se questa storia ha un lieto fine il merito è di chi, senza esitare, ha tirato fuori il loro bimbo di nemmeno 3 anni dalla piscina, segnando la differenza fra la vita e la morte. «Vogliamo ringraziare gli angeli speciali che hanno avuto la prontezza e i riflessi di tendere la mano, le braccia a Maicol e salvarlo dall'annegamento», dice la mamma. Che ora, attraverso il giornale, spera di potere trovare chi lo ha soccorso - sarebbero delle ragazzine di 10- 12 anni - per abbracciarlo e ringraziarlo.

La famiglia, che abita in val di Non, si trovava presso l'Acquapark di Molveno. Doveva essere un pomeriggio di sorrisi e divertimento. Il piccolo Maicol sta giocando sul prato. La mamma distoglie gli occhi da lui per qualche secondo. Lo sguardo si spinge oltre la siepe, dove un gruppo di donne sta facendo ginnastica. «Sentivo la voce di mio figlio che borbottava in sottofondo, poi più niente. Mi sono guardata subito attorno, maledicendo la mia scarsa vista».

La mamma inizia subito a cercarlo. Poi chiama la sorella e il compagno per farsi aiutare. «Siamo tornati verso il punto in cui si è perso e sentiamo chiamare: "Bagnino, bagnino". Vedo una donna che scavalca i tornelli», prosegue il racconto della mamma, incrinato dalla commozione. «Dico al mio compagno di correre e scavalco anche io i tornelli. Al nostro arrivo Maicol è a terra, per fortuna piangente, a bordo della piscina, forse un po' violaceo».

Il piccolo era finito nella piscina profonda, che si trova vicina ai trampolini. «Qualcuno lo aveva tirato fuori, salvandogli la vita - prosegue - Nella concitazione del momento io e il padre capiamo che sono state delle ragazzine, forse avranno 10-12 anni, non lo sappiamo».

Ora i genitori vogliono dire grazie a chi ha salvato Maicol. «Sono stati degli angeli speciali. Vorrei dire loro un sentito grazie, fare capire loro quanto sia importante quello che hanno fatto. Per avere strappato Maicol alla morte, per avere fatto la differenza nella sua vita, ma anche in quella delle persone che lo amano, per essere state coraggiose».

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