Sanità / Il caso

Perizia sulla morte per malaria della piccola Sofia Zago: "Linee guida rispettate in corsia"

Depositate le conclusioni dei consulenti nominati dal gip: ipotesi di una contaminazione involontaria durante l'impiego di una siringa

IL CASO La piccola Sofia morta in ospedale per malaria
LE INDAGINI Il giudice dispone la perizia

TRENTO. È stata depositata la perizia disposta dal gip sulla morte della piccola Sofia Zago, la bimba di soli 4 anni uccisa dalla malaria il 4 settembre 2017.

Confermata l'ipotesi della contaminazione: l'ago-cannula di Sofia potrebbe essere stato pulito con una siringa di soluzione fisiologica utilizzata prima per la bimba africana affetta da malaria e poi per Sofia.

Non viene messa in discussione l'organizzazione ospedaliera: i consulenti evidenziano infatti che le linee guida internazionali non prevedono l'isolamento dei pazienti affetti da malaria e che non era dunque necessario limitare l'accesso agli spazi comuni.

La piccola Sofia era ricoverata all’ospedale Santa Chiara di Trento per un problema riguardante il diabete, quando cominciò a manifestare i sintomi della malaria, fino a entrare in coma e a essere trasferita d'urgenza in un reparto specializzato all'ospedale di Brescia, dove purtroppo morì poco dopo.

L'ARTICOLO SULL'ADIGE OGGI IN EDICOLA E PER GLI ABBONATI ONLINE

comments powered by Disqus