Canova / Il problema

La movida nascosta di Trento Nord che nessuno vede (né controlla)

Fino a 200 persone, ogni notte, a fare baldoria e bere, gli esercenti esasperati: «Bottiglie, rifiuti, escrementi, e alle 5 di mattina li trovo ancora lì che vagano»

di Giacomo Poletti

TRENTO. Il caso "movida" a Trento Nord si amplia e, dopo le proteste dei residenti di Canova per la musica a tutto volume fra le case alle tre di notte, emergono nuovi dettagli sulla geografia dei raduni notturni della Trento post-Covid. A rivelarli, dopo un articolo de l'Adige, sono alcuni titolari di attività del polo commerciale nord fra via Sestan e via Unterveger, la zona produttiva a sud della frazione.

Uno slargo defilato e nascosto fra i capannoni sarebbe infatti un altro polo del "caos notturno" nella periferia cittadina. Ma diciamolo subito: piuttosto che fra le case, meglio forse che gli assembramenti serali e notturni avvengano in un posto come questo, a metà fra la città e Gardolo senza disturbo per chi deve riposare.

I problemi, però, emergono comunque di giorno e sono legati alla inciviltà dei frequentatori dei ritrovi estemporanei. Chi vive la zona - in questo caso lavorandoci - deve sorbirsi infatti i disagi e occuparsi di ripulire. «Alle 5 di mattina trovo ancora assembramenti da 200 persone» assicura un imprenditore di via Maroni che inizia la giornata lavorativa all'alba.

Prosegue: «É impressionante e spesso vengo squadrato male da diversi soggetti quando cerco di passare con il furgone. Vedo scene surreali. Ubriachi, gente stesa o che si rincorre. E ogni weekend, più che altro, mi devo sorbire la pulizia di quanto resta sui nostri piazzali».

Le pertinenze sono infatti in molti casi private. Sui social gira un video dei rimasugli dell'ultima festa nella notte fra sabato e domenica: bottiglie ovunque lungo le vetrine delle attività commerciali, escrementi e urina sull'asfalto, bici fracassate, immondizie e residui di consumo di stupefacenti (come sacchetti, siringhe e fogli di alluminio). «Lo schifo è che noi dobbiamo passare le domeniche a pulire con il caldo e un odore insopportabile di urina e feci; non lo fa nessun altro. Mentre cominciare a lavorare presto diventa quasi pericoloso vista la presenza di certi soggetti minacciosi. Servirebbero almeno dei cestini per la raccolta rifiuti (il Comune ne sta installando di nuovi in tutta la città, ndr) oltre alla sensibilizzazione dei proprietari dei bar di questo comparto», spiega un altro imprenditore.

La movida all'incrocio fra via Bassa, via Sestan e via Unterveger è infatti collegata inevitabilmente dalla presenza di alcuni locali. A differenza del caso del parco davanti alla bocciofila di Canova, come detto, qui almeno il problema acustico non si pone, non esistendo abitazioni nelle strette vicinanze. È questa, forse, l'unica nota positiva.

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