Delitto / Il caso

Accoltellamento di Ranzo, parla il parroco: «L’uomo era in canonica dal 3 giugno, non stava bene»

La volontaria ferita, Luciana Rigotti di 65 anni, non è in pericolo di vita. Il feritore è ancora in fuga nei boschi, continuano le ricerche delle forze dell’ordine
LA NOTIZIA Accoltellata in macchina
VIDEO le ricerche dal cielo

RANZO. L'uomo ricercato dai carabinieri per aver aggredito e ferito con un'arma da taglio Luciana Rigotti, 65 anni, una volontaria della parrocchia di Ranzo, in Trentino, è un quarantenne straniero. L'uomo, da molti anni in Trentino, partecipa ad un progetto della Caritas diocesana per l'inserimento lavorativo e la riabilitazione.

Secondo quanto si apprende l'uomo era nella frazione di Ranzo dallo scorso 3 giugno, perché lavorava nell'azienda agricola di Ferruccio Margoni a Vezzano, paese poco distante, ed era seguito dai volontari della Caritas.

Intanto la volontaria ferita, che era stata trasportata con l'elicottero in ospedale in codice rosso, è stata medicata dalle ferite inferte con un arma da taglio, probabilmente un coltello, ed è attualmente ricoverata, ma non è in pericolo di vita.

«Luciana è da anni una stretta collaboratrice della parrocchia, attiva con il gruppo della Caritas diocesana di Ranzo. L'uomo, che non stava bene da qualche giorno - ha detto all'ANSA il parroco della diocesi Altogarda e Valle dei Laghi, Paolo Devigili - aveva legami diretti con la Caritas per la sua esperienza in una struttura residenziale di assistenza con il territorio. Era la prima volta che ospitavamo una persona in un progetto di inserimento lavorativo nell'oratorio di Ranzo, solitamente destinato ad accogliere i pellegrini lungo il cammino di San Vili».

I carabinieri, con l'elicottero, i droni ed il supporto dei vigili del fuoco volontari della Valle dei Laghi, stanno perlustrando la zona in cerca dell'aggressore. I militari hanno condotto accertamenti anche nella canonica dove il 40enne alloggiava da pochi giorni.

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