Zona rossa, Franco Ianeselli ai trentini: "Dobbiamo reggere, insieme ne usciremo"

Capisco tutta la rabbia per la nuova entrata in zona rossa, ad un anno dal primo lockdown. Capisco bene anche perché ora, appena arrivato a casa, inizierò anch'io a ragionare su come "superare" giorni e giorni con il nido chiuso mentre io e mia moglie dobbiamo lavorare. Capisco bene anche perché appartengo a quel gruppo di persone che in questi mesi chiedeva regole certe per arginare i contagi e non "barbatrucchi" per aggirarle, proprio per evitare il cambio di colore quando proprio non ci voleva.
 
E poi penso a come siamo messi rispetto all'anno scorso: abbiamo la stessa grande città, Trento, enormemente più affaticata ma che saprà reagire nuovamente con spirito di comunità; e in più abbiamo i vaccini. Per molti so che questo non basta. Ma proviamo per un attimo, ciascuno, a pensare a chi non ce l'ha fatta. A chi in questa pandemia ha perso la vita, e spesso ha combattuto la propria battaglia in solitudine. Io penso a Marco e alla mia amica Iolanda. Ecco, se ci fermiamo a pensare che noi siamo qui, vivi, possiamo e dobbiamo reggere questi altri sacrifici. Insieme ne usciremo.

Sto leggendo i commenti al post precedente. Capisco tutta la rabbia per la nuova entrata in zona rossa, ad un anno dal...

Pubblicato da Franco Ianeselli su Venerdì 12 marzo 2021

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