In Trentino ci si laurea sempre di più Più disoccupati tra gli uomini che tra le donne

Sono stati analizzati i primi risultati relativi all’anno 2019 del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, che ha preso avvio nel 2018 e terminerà nel 2021 (pur con lo stop forzato del 2020 a causa dell’emergenza epidemiologica). Questa nuova modalità di rilevazione si basa sull’integrazione tra i dati di fonte amministrativa e quelli che vengono acquisiti attraverso le rilevazioni che ogni anno coinvolgono un campione rappresentativo di comuni e di famiglie. 

Si tratta di dati particolarmente significativi, stimati dall’Istituto nazionale di statistica, in quanto riguardano caratteristiche della popolazione non altrimenti disponibili, come il titolo di studio e la condizione professionale e non professionale.

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Con riferimento al livello di istruzione, nel 2019 il 39,0% dei residenti nel Comune di Trento con un’età dai 9 anni in su (111.352 persone) è diplomato e il 22,7% possiede titoli universitari, il 23,8% la licenza di scuola media e l’11,5% il titolo elementare. I dati di laureati e diplomati sono in aumento rispetto a quelli evidenziati al censimento del 2011 e sono maggiori di quelli nazionali. Cala notevolmente la percentuale di analfabeti o persone in grado di leggere e scrivere, ma che non hanno conseguito alcun titolo di studio (da un totale di 5,8% nel 2011 al 2,9% nel 2019). Queste percentuali sono simili a quelle rilevate per la Provincia di Trento, mentre sono sensibilmente minori di quelle a livello italiano, dove il tasso di persone senza un titolo di studio è pari a 4,6%.

La percentuale di donne con un titolo universitario, compresi quelli post laurea (23,0%) è leggermente maggiore di quella degli uomini (22,4%), mentre è minore con riferimento ai diplomi secondari (38,2% di donne rispetto al 39,8 degli uomini).

In merito alla condizione professionale, la stima del dato comunale evidenzia come la forza di lavoro, ovvero le persone occupate o in cerca di prima occupazione, costituisca il 56,6% di persone dai 15 anni in su (104.274): si tratta nel 51,8% di persone occupate, mentre nel 4,9% di persone in cerca di occupazione. Nella restante percentuale sono incluse le non forze di lavoro, costituite principalmente da persone in pensione (22,6%), studenti e studentesse (l’8,8%) e i/le casalinghi/e il (6,6%).

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Il tasso di occupazione (ovvero il rapporto tra occupati e la popolazione da 15 e oltre) è pari al 51,8%, ed è minore per le donne (46,2%) rispetto agli uomini (57,9%). Il tasso di occupazione cala leggermente rispetto al Censimento 2011, anno in cui era pari a 52,4% e anche il divario tra uomini (che nel 2011 evidenziavano un tasso di occupazione del 59,9%, quindi maggiore di quello attuale) e donne (che erano occupate per un 45,8%) si riduce.

Il tasso di disoccupazione, dato dal rapporto tra disoccupati e popolazione appartenente alle forze di lavoro (59.070 individui) stimato per il Comune di Trento nel 2019 è pari all’8,6%, più alto di quello rilevato nel 2011, anno in cui il valore era pari al 5,9%, ma comunque sensibilmente minore di quello nazionale pari a 13,1 (mentre è maggiore di 1,1 punto percentuale rispetto a quello provinciale).

Anche in questo caso permane la differenza tra generi, in quanto il dato di disoccupazione degli uomini è minore rispetto a quello delle donne, ma il gap (di 1,1 punto percentuale) per la popolazione di Trento è ridotto rispetto a quello nazionale, che è di 3,5 punti percentuali).

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