Ianeselli: a Trento movida sì ma rispettando tutte le regole

«La questione sanitaria, in questo particolare momento storico, supera tutto. Poi, ovviamente, stiamo affrontando la questione "movida": il diritto al divertimento e il diritto alla quiete devono poter convivere, sono entrambi legittimi».
Il sindaco Franco Ianeselli ha incontrato ieri mattina l'associazione che propone una "Movida educata", ovvero una serie di gestori di bar e locali che il tema vogliono affrontarlo e non subirlo. Insieme a Ianeselli l'assessore Roberto Stanchina e il capitano della Polizia locale Lino Giacomoni.

«Si è trattato di un incontro transitorio, ma dal quale è emersa la forte disponibilità a collaborare dei commercianti. La definizione "movida educata" mi piace molto, è l'obiettivo che perseguiremo. Le regole ci sono e vanno fatte rispettare, ma non esiste solo l'aspetto repressivo, non sono e non sarò un sindaco con l'elmetto e la spilla da sceriffo, per questo puntiamo a soluzioni condivise e alla responsabilità di tutti».

Il tema, sul quale si discute da anni in città, nel momento storico che stiamo vivendo va comunque affrontato sulla base delle regole anti Covid-19.
«Attendiamo l'ufficialità del nuovo Dpcm, perché in questo periodo le esigenze di salute pubblica vincono su tutto. Si parla di una chiusura anticipata dei locali, del divieto di consumo all'esterno, ma ne parleremo quando tutto sarà certo. E a quel punto ragioneremo anche con il questore e il commissario del governo, con la volontà di una totale collaborazione. Se personalmente sono d'accordo o meno? Se si parla di regole nazionali contro la diffusione del virus non è questione di essere d'accordo o meno, non le commento».

Già nella giornata di domenica il neo sindaco era intervenuto per "tirare le orecchie" ai propri concittadini: viste alcune immagini di assembramenti, senza rispetto delle regole né sul distanziamento né sull'utilizzo delle mascherine, aveva affidato alla propria pagina Facebook la riflessione.

«C'è il diritto a passare il sabato sera con gli amici bevendosi due birre ma oggi c'è soprattutto il dovere di tutti di proteggere la nostra comunità da un virus pericoloso che ha rialzato la testa. E di proteggere soprattutto chi è più fragile e rischia di pagare le conseguenze più pesanti. È un appello quello che mi sento di fare oggi ai giovani e giovanissimi che anche questo sabato sera hanno riempito l'area di via Santa Maria Maddalena. Quegli assembramenti di centinaia di persone quasi sempre senza mascherina non sono accettabili anche per una ragione di salute pubblica.

Il Comune è pronto a intervenire con misure ad hoc - già domattina incontrerò gli esercenti della Trento notturna per condividerle con loro -, ma prima di interventi repressivi io sento di rivolgermi ai ragazzi, perché la salute di tutti passa in questo momento anche dal loro senso di responsabilità».

Nella foto, movida in via Santa Maria Maddalena a Trento.

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