Appello dell'Avis: continuate a donare il sangue

In Italia a causa del coronavirus si assiste ad un calo generalizzato delle donazioni di sangue. In Trentino non ci sono situazioni di criticità. L'Avis ricorda che «nonostante l'emergenza in atto, le donazioni del sangue non si fermano.

Anzi, l'invito è quello di continuare a donare in sicurezza un bene prezioso». Grazie alla generosità dei donatori trentini ad oggi non ci sono in provincia di Trento problemi per quanto riguarda le riserve di sangue ed emocomponenti. Per mantenere questa situazione - ricorda l'Avis - è però fondamentale continuare a donare con regolarità per assicurare a chi ne ha bisogno la qualità, la sicurezza e la disponibilità di sangue. Ricordiamo che la donazione di sangue rientra tra le «situazione di necessità» previste dal Dpcm dell'8 marzo e quindi sono consentiti gli spostamenti dei donatori che vanno nei punti di raccolta sangue, così come del personale addetto alla raccolta. «Chi è in buona salute - sollecita l'Avis - e non è considerato a rischio contagio può andare tranquillamente a donare. Le donazioni possono essere fatte in sicurezza, seguendo le precauzioni valide per la popolazione in generale».

Per facilitare le operazioni le associazioni di volontariato chiameranno direttamente gli iscritti per fissare un appuntamento per la donazione evitando il più possibile eventuali affollamenti.

Invece per i donatori non iscritti la prenotazione andrà invece effettuata contattando il Servizio trasfusionale di Apss. Una circolare del Centro nazionale sangue illustra nel dettaglio le raccomandazioni per chi dona e per i centri di raccolta alla luce degli ultimi provvedimenti governativi. Non può donare chi ha o ha avuto negli ultimi 14 giorni di febbre, tosse o difficoltà a respirare. Inoltre chi ha avuto contatti stretti con un caso probabile o caso confermato di Covid-19. Tutti gli altri possono continuare a donare sangue in piena sicurezza.

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