Servizi sociali e centri diurni nuove regole ed orari per mantenere le prestazioni

Nella tempesta dell'emergenza coronavirus, ci sono anche i soggetti deboli, quelli affidati ai servizi sociali ed alle cooperative. Persone che frequentano centri diurni, e che le misure restrittive possono penalizzare più di altri. 

Di questo si è parlato ieri in un incontro specifico in Provincia. L'assessore alla salute Segnana e il dirigente generale del Dipartimento Salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti  hanno riferito ieri sera in conferenza stampa dell’incontro avuto in mattinata con le realtà del sociale. La linea che ne è uscita prevede la sospensione delle attività non rispondenti a bisogni essenziali e il mantenimento, con eventuale ridefinizione delle modalità di svolgimento, dei servizi essenziali. Grande attenzione, in particolare, alle persone più fragili.

Si parla di Centri Diurni per anziani, centri per persone con demenza, servizi socio-assitenziali domiciliari e molto altro.

Al termine, è stata emanata una circolare, il cui testo vi proponiamo qui (ed in originale più in basso).

«Per l’ambito socio-assistenziale una funzione rilevante che i servizi sociali degli enti competenti dovranno garantire è la valutazione e l’individuazione delle situazioni di maggiore vulnerabilità e degli interventi con carattere di essenzialità / non derogabilità che occorre vengano garantiti nel rispetto delle indicazioni impartite. In particolare la condizione di essenzialità / non derogabilità è verificata nel caso di situazioni di persone o nuclei familiari nelle quali la mancata erogazione del servizio determina il venir meno di condizioni di garanzia e tutela e il determinarsi di una condizione di grave pregiudizio.

A fini regolatori, tenuto conto delle diverse tipologie di interventi, si rilevano le seguenti modalità di gestione:

a) MANTENIMENTO APERTURA/ACCESSO AL SERVIZIO con gestione dello stesso in osservanza delle disposizioni in vigore in relazione all’emergenza in corso.

b) MANTENIMENTO APERTURA/ACCESSO AL SERVIZIO esclusivamente in riferimento alle attività ritenute essenziali, con la possibilità di rivedere le modalità di gestione in merito all’individuazione delle persone/nuclei, del luogo più idoneo, nella frequenza e nella durata degli interventi. L’attività non rispondente a bisogni essenziali è sospesa.

c) SOSPENSIONE TOTALE E CHIUSURA DEL SERVIZIO Con riferimento alla modalità di cui al precedente punto b) è cura del Servizio sociale competente (provinciale o territoriale), e per l’ambito socio-sanitario anche con APSS, concordare con gli enti che gestiscono i servizi le modalità per l’effettuazione degli interventi essenziali e non differibili.

AMBITO SOCIO-ASSISTENZIALE.
Di seguito si riportano quali sono le modalità di gestione da applicare con riferimento alle tipologie di servizio previste dal Catalogo per i servizi socio-assistenziali approvato con Deliberazione della Giunta provinciale n. 173/2020:

SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI PER MINORI: applicazione di quanto previsto al punto b) con garanzie di intervento ai soli casi con maggiori criticità e comunque nel rispetto delle distanze e dell’areazione periodica dei locali. Ove possibile svolgere le attività all’aperto.

CENTRI SERVIZI ANZIANI: applicazione di quanto previsto al punto b) con mantenimento in termini preventivi e di relazione di attività di monitoraggio delle situazioni a distanza e comunque nel rispetto delle distanze e dell’areazione periodica dei locali. Sono sospese le attività se svolte all’interno di strutture residenziali che non garantiscono accessi, gestione e spazi esclusivi.

SERVIZI DIURNI DISABILI: applicazione di quanto previsto al punto b) e comunque nel rispetto delle distanze e dell’areazione periodica dei locali. Ove possibile svolgere le attività all’aperto. Nel caso sia attivo a favore della persona oltre all’intervento diurno anche un intervento residenziale (és: comunità alloggio) sospensione della frequenza diurna.

SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE: applicazione quanto previsto al punto b). Con riferimento allo svolgimento del servizio di assistenza domiciliare, incluso quello erogato all’interno di un piano in assistenza domiciliare integrata (ADI) è consigliato l’uso dei dispositivi di protezione individuale e l’osservanza delle disposizioni in materia di igiene sanitaria. Eventuali casi sospetti occorre che vengano segnalati immediatamente o comunque appena possibile, al referente tecnico della cooperativa o al referente del servizio sociale nel caso di gestione diretta del servizio di assistenza domiciliare, che a loro volta attiveranno la procedura prevista.

INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI PER MINORI, DISABILI E ADULTI e SPAZIO NEUTRO: applicazione quanto previsto al punto b) privilegiando contesti aperti o alternativi al domicilio o formule a distanza. Ove possibile svolgere le attività all’aperto,

SPORTELLI SOCIALI E RECAPITI AL PUBBLICO: applicazione di quanto previsto al punto a) privilegiando il più possibile accessi su appuntamento, utilizzo di strumenti alternativi al contatto diretto (es, telefono, mail) elo accesso delle persone una alla volta con adeguate forme di distanziamento.

SERVIZI DI BASSA SOGLIA E PER PERSONE SENZA DIMORA: applicazione di quanto previsto al punto a), raccomandando l’osservanza delle disposizioni impartite per tutelare gli operatori e gli utenti prevenendo la diffusione del contagio.

INTERVENTI DI ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO: applicazione di quanto previsto dal punto a) considerata l’assimilabilità ad un contesto lavorativo e la gestione del servizio rivolto ad un numero limitato di persone. Si raccomanda l’organizzazione dell’attività e degli spazi nel rispetto delle indicazioni fornite.

SERVIZI RESIDENZIALI: applicazione di quanto previsto al punto a) con limitazione degli accessi ai visitatori (1 visitatore massimo per persona die) previa verifica della possibilità di accedere alla struttura mediante somministrazione dell’apposito questionario inviato. Per quanto riguarda i servizi residenziali con organizzazione familiare attivi nei diversi ambiti (Tipologia Abitare accompagnato disabili, minori, adulti e anziani) si applica quanto previsto al punto a).

SERVIZI TERRITORIALI in considerazione del carattere non essenziale delle prestazioni rientrano nel punto c). Fa eccezione il servizio garantito dall’Unità di strada che rientra nel punto a).

CENTRO DI ACCOGLIENZA PER LA PRIMA INFANZIA: si applica quanto previsto al punto c) in quanto rientrante nelle disposizioni ministeriali.

Si specifica inoltre che:
Gli spazi fisici resi disponibili dalla sospensione dell’attività e il relativo personale adibito alle attività sospese, possono essere utilizzati all’interno della medesima organizzazione, per lo svolgimento degli interventi attivi o attivati per effetto della rimodulazione.

AMBITO SOCIO-SANITARIO Con riferimento ai servizi rientranti nell’ambito socio-sanitario si specifica quanto segue:

CENTRI DIURNI ANZIANI: Sono sospese le attività se svolte all’interno di strutture residenziali che non garantiscono accessi, gestione e spazi esclusivi. Le attività realizzate devono svolgersi nel rispetto delle distanze e dell’areazione periodica dei locali. Ove possibile svolgere le attività all’aperto.

SPECIALISTICA AMBULATORIALE: si applica quanto previsto al punto c).

SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI PER MINORI: applicazione di quanto previsto al punto b) con garanzie di intervento ai soli casi con maggiori criticità e comunque nel rispetto delle distanze e dell’areazione periodica dei locali. Ove possibile svolgere le attività all’aperto.

SERVIZI DIURNI DISABILI: applicazione di quanto previsto al punto b) e.comunque nel . rispetto delle distanze e dell’areazione periodica dei locali. Ove possibile svolgere le attività all’aperto.

PROGETTO SOSTEGNO GENITORIALE PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO INFANTILE: applicazione quanto previsto al punto b) privilegiando contesti aperti o alternativi al domicilio o formule a distanza.

ASSISTENZA DOMICILIARE PER PERSONE CON DEMENZA (ADPD): applicazione quanto previsto al punto a). E’ consigliato l’uso dei dispositivi di protezione individuale e l’osservanza delle disposizioni in materia di igiene sanitaria.

SERVIZI RESIDENZIALI; applicazione di quanto previsto al punto a) con limitazione degli accessi ai visitatori (1 visitatore massimo per persona die), previa verifica della possibilità di accedere alla struttura mediante somministrazione dell’apposito questionario inviato.

Disposizioni finali comuni.
L’applicazione delle disposizioni richiamate nel presente documento saranno oggetto di attento monitoraggio tenuto conto dell’impatto allo scopo di individuare possibili misure di sostegno. Le stesse saranno oggetto di integrazione/aggiornamento in relazione all’evoluzione della situazione.
In presenza di CASO SOSPETTO (per definizione e riferimenti si rimanda all’allegato 1) adottare la procedura indicata nel medesimo allegato.
Nei casi accertati di contagio dovranno essere seguite le indicazioni fornite dalle autorità e servizi competenti in base alla specificità delle singole situazioni.

Si fa inoltre presente che per informazioni di carattere tecnico, sanitario o di altra natura in merito al Coronavirus è stato istituito il numero verde 800867388, attivo dalle 8.00 alle 20.00.

 

 

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