Manfrini in cella per omicidio della moglie: ecco l'ultima foto insieme a Nago scattata poche ore prima dell'omicidio

Ha passato la prima notte in carcere Marco Manfrini, roveretano di 50 anni, fermato con l’accusa di omicidio aggravato della moglie Eleonora Perraro, 43 anni. Ma non ha confessato. Anzi, di fronte al magistrato di turno della Procura di Rovereto, Fabrizio De Angelis ed ai Carabinieri, ha continujato a ripetere la sua confusa versione, raccontando che giovedì sera, assieme alla moglie, si era fermato al bar Sesto Grado nel parco dell’Olivaia di Nago. Un luogo, a quanto pare, che i due erano soliti frequentare da diversi anni. Poi trascorsa tutta la serata, alla chiusura del locale, la coppia avrebbe chiesto al gestore di poter trascorrere la notte all’aperto, sulle sdraio del giardino, all’ombra di un uliveto, in un luogo panoramico che dà sul lago di Garda. Trascorsa la notte - racconta l’uomo - alla mattina si è svegliato e si è accorto che la moglie era esanime. Quindi ha telefonato al 112.

Di certo i due andavano spesso in quella zona, lo erano anche mercoledì: al Sasso di Nago si sono fotografati con un selfie poi pubblicato su Facebook: è la loro ultima foto insieme.

I carabinieri ieri mattina all’alba hanno trovato il corpo della donna su un terrazzamento vicino al locale, fra le sdraio e gli ombrelloni chiusi, con chiari segni di lesioni ed ecchimosi sul corpo. E soprattutto alla faccia.

Pesano su Manfrini anche i precedenti: in agosto la moglie si era presentata al Pronto Soccorso di Rovereto con segni di percosse, e Manfrini era stato «ammonito» dalla Questura di Trento, come prevede la legge sui maltrattamenti in famiglia. Pare che lei avesse minacciato il divorzio: sposati dal dicembre scorso, avevano una relazione altalenante, con lei che dopo il Pronto Soccorso aveva subito postato su Facebook una foto della coppia sorridente e tornata insieme.

Invalido lui (aveva tentato la carriera di musicista, millantava contatti con grandi agenzie nazionali, ma alla fine lavorava saltuariamente nel Progettone), e casalinga lei, di certo la coppia non nuotava nell’oro; ma amavano la montagna, erano spesso in gita sulle cime, con il loro Labrador nero. Cosa sia successo l’altra notte, solo lui lo sa. Ma resta un ulteriore caso di femminicidio.

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