Con la manovra allarme auto in centro «Ztl aperte ai mezzi elettrici e ibridi»

di Marica Viganò

Sono oltre 5mila i permessi per la Ztl rilasciati dal Comune di Trento. Numero che potrebbe raddoppiare: nella legge di bilancio, articolo 1 comma 103, viene dato il via libera ai veicoli elettrici e ibridi  nelle zone a traffico limitato e aree pedonali.

In Trentino Alto Adige a fine 2017 (dati Aci) circolavano 1.369 auto elettriche, 8.831 ibride benzina, 334 ibride gasolio. Senza contare le vetture ecologiche che arrivano da fuori regione. Spazio per tutti i veicoli non c’è: già adesso, con i permessi che vengono rilasciati dal Comune con estrema parsimonia e con i dovuti «paletti» (ad esempio, non si possono superare le due ore di sosta per coloro che accedono per motivi di lavoro) è difficile sia muoversi agevolmente negli spazi ristretti del centro (per la presenza, ovvia, di pedoni e di plateatici) sia trovare parcheggio.

Nata come misura antismog, la norma inserita nella legge di bilancio ha scatenato la reazione di molti Comuni in tutta Italia per la difficile applicabilità.

A Trento la prossima settimana si terrà un vertice tra la polizia locale ed i servizi gestione strade e mobilità del Comune. «In questo momento non è previsto per i veicoli ecologici l’accesso alla zona a traffico limitato solo per il fatto di essere alimentati a propulsione elettrica o ibrida - spiega Paolo Armellini, funzionario della polizia locale di Trento - Il problema è che il comma 103 non concede discrezionalità ai Comuni, ma impone l’applicazione della norma. Il punto è questo: va bene il libero ingresso delle auto ibride o elettriche, ma poi dove lasciarle?».

Nella legge di bilancio è precisato che, all’articolo 7 del codice della strada, dopo il comma 9 che tratta di aree pedonali e zone a traffico limitato viene inserito il 9-bis che indica «l’accesso libero a tali zone ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida». «Il termine utilizzato è “libero” e non “gratuito”: alcuni Comuni d’Italia stanno valutando di inserire un ticket di ingresso - prosegue Armellini - Potrebbe infatti esserci un’impennata di persone che, possedendo auto ecologiche, arrivano nel centro città dalle zone periferiche e da fuori provincia perché sanno di poter entrare nel centro storico. Per questo sarà necessario stabilire le modalità di accesso. Attenzione: la nostra intenzione è di regolamentare l’ingresso in Ztl e non di vietarlo, sennò andremo contro la legge».

La normativa di accesso alla zona a traffico limitato a Trento è stata modificata negli anni. Dal 2000 al 2015, ad esempio, i cosiddetti «veicoli ad immissione nulla» potevano rimanere nella Ztl per massimo 15 minuti. Con l’introduzione dei varchi elettronici, l’ingresso è riservato ai veicoli che  presentano il bagde magnetico. I permessi rilasciati sono oltre 5.000: al 31 ottobre 2018 sono state 874 le autorizzazioni per i residenti, 291 le autorizzazioni per i residenti ma solo per transito verso parcheggi privati, 629 le autorizzazioni per i non residenti per il solo transito (verso area privata), 224 quelle rilasciate ad operatori commerciali che hanno sede dell’attività nella zona a traffico limitato, 410 ad imprese di manutenzione, 120 a rappresentanti di commercio, più alcune centinaia per altre tipologie. I permessi per persone con disabilità permanente sono 2.228 e circa 100 quelli rilasciati per disabilità temporanea.

In 10 mesi, dal primo gennaio al 31 ottobre 2018, i varchi elettronici hanno registrato 2 milioni di accessi, circa 200mila al mese, con un calo di passaggi in giugno, luglio e agosto (25mila in meno al mese).
«Si è diffusa l’idea che le zone a traffico limitato siano nate solo per la tutela ambientale, ma c’è anche un patrimonio artistico da salvaguardare - evidenzia Armellini - Non bisogna dimenticare che i veicoli creano vibrazioni che possono danneggiare i monumenti e gli edifici storici. La circolazione dei veicoli in centro solleva anche un problema di sicurezza, per la presenza dei pedoni».

Altro nodo da sciogliere, al centro del confronto della prossima settimana, riguarda la modalità di registrazione delle auto ibride ed elettriche che accederanno alla Ztl, dato che ora le targhe autorizzate vengono lette direttamente dalle telecamere ai varchi.
Nella legge di bilancio è prevista la regolamentazione della circolazione di segway, hoverboard e monopattini elettrici. «Attualmente le disposizioni indicano che se tali mezzi superano la velocità di 6 km orari siano considerati veicoli con obbligo di omologazione».

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