L'antenna finisce in tribunale Scontro Comune-Telecom

È stato accolto dal Tar (ma solo in parte) il ricorso presentato da Infrastrutture Wireless Italiane e Telecom Italia contro il Comune di Trento.

Nel maggio dell’anno scorso le società ricorrenti ottenevano dalla Provincia le autorizzazioni necessarie ad installare una stazione radio base a Gardolo  in via Ora del Garda. Veniva poi presentata al Comune domanda di concessione. Il progetto prevedeva  l’installazione di un palo poligonale, ancorato ad una fondazione in calcestruzzo e destinato ad accogliere in sommità le antenne e le parabole, nonché la separata collocazione di un armadio apparati ed il posizionamento di quadri elettrici. Il 4 agosto, formatosi il silenzio assenso, le società interessate davano notizia dell’inizio dei lavori.

 Il Comune però riesaminava la pratica rilevando il possibile mancato rispetto della distanza minima (metri 10). In seguito alla verifiche veniva annullato il titolo  abilitativo. Benché il palo non rispettasse le distanza minima, il Tar sottolinea che «devono ritenersi illegittime quelle disposizioni regolamentari che, senza giustificazione, pretendono fissare per detti impianti limiti di distanze dal confine tali da poter rappresentare un indebito impedimento alla realizzazione della completa rete di telecomunicazioni».

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