Stop ai vandalismi al parco di Ravina di via Santa Marina (quello che si trova vicino alle case Itea, poco sotto il cimitero). Per la seconda volta nel giro di pochi mesi, infatti, il grosso tavolo da ping pong in cemento a servizio dell'area verde è stato rovesciato. Non a «gambe all'aria», certo, ma appoggiato lungo uno dei suoi «lati lunghi». Il che lo rende, comunque, inutilizzabile in quanto l'ingente peso non consente di metterlo in posizione «naturale» con un semplice sforzo da parte di qualche cittadino volenteroso.

«Inizialmente abbiamo pensato ad una ragazzata - dice la presidente della circoscrizione di Ravina e Romagnano MariaCamilla Giuliani - Ma la reiterazione di questo fatto è grave: credo sia giusto che i giovani abbiano degli spazi a loro dedicati, che possano crescere e fare esperienze, che abbiano a loro disposizione strutture per il gioco ed il divertimento. Ma questo non li autorizza a distruggere tutto, o comunque a rovinare o rendere inutilizzabili spazi ed attrezzature pubbliche». Insomma, la misura è colma. Anche perché il tavolo non è certo stato rovesciato a causa di una disattenzione. «Il suo peso - aggiunge Giuliani - presuppone che sia stata necessaria l'azione combinata di almeno sei persone. Che hanno dovuto mettersi di impegno per sollevare il tavolo di cemento e gettarlo a terra su un lato».

Ora l'iter prevede che venga inoltrata una segnalazione al Servizio comunale Parco e Giardini. «Come già accaduto - spiega Giuliani - i tecnici comunali, preso atto della problematica, daranno autorizzazione alla cooperativa sociale Il Gabbiano di rimettere in sesto il tavolo da ping pong. Tempo, risorse umane ed economiche sprecati per rimediare al gesto di «insano divertimento» perpetrato da parte di alcuni». E quello della presidente Giuliani è un ultimatum: «Intendo apporre un avviso destinato ai maleducati responsabili del rovesciamento - conclude - per informarli che, nel caso ci fosse un prossimo loro «intervento, il tavolo da ping pong verrà definitivamente rimosso. Anche se, in questo modo, purtroppo non potranno più fruirne nemmeno giovani e ragazzi che vogliono semplicemente farsi una partita con racchette e palline. Invito caldamente chiunque sia stato a non ripetere il gesto, in maniera da mantenere il tavolo da ping pong a disposizione di tutti i giovani che lo vogliano usare correttamente».