Villazzano, dopo i furti in casa I residenti: «Ora viviamo con la paura»

di Marica Viganò

«A casa mia le tapparelle sono sempre abbassate: le alzo solo il sabato e la domenica quando sono a casa, mentre se sono assente chiudo tutto. A causa della poca luce non ho più piante. Ci stiamo rassegnando a vivere così». È l’amaro sfogo di una donna che vive a Villazzano, in via Galassa, e che da alcuni anni deve fare i conti con le incursioni dei ladri.

«Due anni fa hanno provato ad entrare da me, ma non ci sono riusciti: ho trovato i fori sulle portefinestre - spiega - Domenica pomeriggio invece i malviventi sono entrati nell’abitazione dei miei vicini. Mi sono salvata perché ho l’allarme con l’impianto di videosorveglianza, con le telecamere esterne e le tapparelle con i sensori».


Tra il pomeriggio e la sera di domenica una banda di ladri ha agito tra via Galassa, via della Villa e via dei Tessadri. «Sono passati attraverso il mio giardino: la telecamera ha registrato le luci che si accendevano alle 19.50, poi un fascio di luce potente alle 20.05 e un altro fascio di luce proveniente dal giardino dei vicini derubati alle 20.30 - spiega - Proprio in quei minuti un’altra vicina ha visto un uomo scappare. Lei ha urlato, lui le avrebbe risposto di tornarsene in casa. Tra l’altro, giovedì scorso, nel tardo pomeriggio, uno sconosciuto ha suonato il campanello di casa nostra. Mia figlia l’ha visto attraverso il videocitofono: aveva un berretto in testa, ha estratto il tablet e ha fotografato con il flash i campanelli. Mia figlia mi ha avvertito e ho subito avvisato i vicini».


A Villazzano c’è tensione: c’è chi propone di organizzare ronde, chi chiede una maggiore collaborazione del vicinato. «Da parte mia - prosegue la donna - ho fatto il possibile: ho pure alzato la recinzione al confine con una villa vicina, che da anni è disabitata. Ma non è possibile ridursi a vivere con le tapparelle abbassate e con la paura che i ladri possano entrare di giorno e di notte». 

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