A casa da soli dopo scuola con il permesso dei genitori

di Andrea Bergamo

Basterà un apposito permesso firmato dai genitori per consentire ai ragazzini che frequentano elementari e medie di tornare a casa da soli al termine delle lezioni. Lo prevede la nuova legge in vigore da questi giorni che modifica la normativa sulla vigilanza dei minori di 14 anni all’uscita di scuola. Una novità che fa tirare un sospiro di sollievo ai genitori - che, se lo riterranno opportuno, non dovranno più attendere gli alunni fuori dai cancelli degli istituti - e soprattutto ai dirigenti scolastici che verranno esonerati da ogni responsabilità.

Il dirigente del Dipartimento della conoscenza Roberto Ceccato ha inoltrato alle scuole una nota nella quale si mette in luce questa opportunità, dopo il giro di vite scattato lo scorso autunno. Una sentenza della Corte di Cassazione aveva condannato una scuola toscana per la morte (avvenuta 15 anni fa) di un bambino di 11 anni investito da un bus mentre attraversava le strisce pedonali, quindi fuori dal perimetro scolastico. Altre piccole cause si erano registrate anche in Trentino. Ecco dunque che alcuni dirigenti avevano adottato le contromisure del caso: si esce solo se arrivano mamma, papà o un delegato. La sentenza della Suprema corte aveva infatti scatenato subito un rimpallo alle responsabilità: da una parte dirigenti, docenti e bidelli e dall’altra i genitori. Tra i due fuochi, i ragazzini con meno di 14 anni che non sapevano cosa fare all’uscita di scuola.

«L’obbligo di consegnare i minori a un adulto dopo le lezioni esisteva da anni, ma ogni scuola affrontava la questione in modo diverso» evidenzia Alessandra Pasini, dirigente dell’Istituto Pilati di Cles e presidente dell’associazione presidi. Qualche anno fa, ad esempio, aveva suscitato scalpore la decisione dell’Istituto comprensivo di Civezzano, dove non veniva permesso agli scolari di tornare a casa se non accompagnati da un adulto. «La nuova legge consentirà ai nostri ragazzi di crescere nell’autonomia» osserva Pasini, che ricorda come l’associazione dei presidi abbia da tempo chiesto chiarezza al legislatore su questi aspetti: «Finalmente si è messo un punto fermo sulla questione».

Ora i ragazzini potranno uscire autonomamente da scuola, previa autorizzazione dei genitori che esonera gli istituti dalla responsabilità (giuridica e penale) «connessa all’obbligo di vigilanza». In precedenza il personale scolastico era ritenuto responsabile in caso di incidenti agli alunni fuori dall’edificio. Il controllo e la vigilanza, da parte degli istituti, dunque, non si sarebbe dovuta interrompere fino a quando gli alunni non sarebbero stati presi «in consegna da altri soggetti e dunque sottoposti ad altra vigilanza, nella specie quella del personale addetto al trasporto».

Grazie alla nuova legge basterà firmare un modulo (disponibile nelle varie scuole, ma anche sul web e sostituibile con una dichiarazione personalizzata) per scaricare la responsabilità dalle scuole al momento dell’uscita di bambini e ragazzi. «La vigilanza ricadrà dunque interamente sulla famiglia, che stabilirà in assoluta libertà se i singoli ragazzi siano dotati della maturità psicofisica necessaria per il rientro autonomo a casa o meno» afferma la dirigente Pasini. La decisione spetta dunque ai genitori, sia alle elementari sia alle medie. «I dirigenti hanno sempre agito con buonsenso, e finalmente si è trovata una soluzione ad una questione così delicata» conclude Pasini.

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