Sei cuccioli maltrattati trovano casa Pessime condizioni di vita. Patteggiamento

Erano sporchi, impauriti e malnutriti i sei cuccioli sequestrati il 9 gennaio scorso presso un'abitazione nei dintorni di Cavalese. Tutti loro, però, hanno poi trovato casa: sono stati adottati da famiglie dove vengono accuditi e coccolati. La sentenza di patteggiamento dell'ex proprietaria degli animali, che ha chiuso il procedimento penale in cui era imputata per maltrattamento di animali patteggiando 3.500 euro di multa, certifica il definitivo «lieto fine» (per i cani, non per l'imputata a cui veniva contestat la recidiva) di questo procedimento penale.

In sentenza il giudice Giovanni De Donato ha infatti disposto la confisca degli animali sino ad ora in sequestro con collocamento presso l'Associazione amici degli animali della valle di Fiemme. Associazione che aveva accolto i cuccioli dando loro la prima assistenza dopo che gli animali erano stati «liberati» dalla polizia locale, intervenuta con il supporto di un veterinario dell'Azienda sanitaria presso l'abitazione della proprietaria.

A segnalare la possibile presenza in quella casa di cani maltrattati era stata la stessa associazione a cui veniva riferito che dall'abitazione provenivano spesso dei guaiti. Segnalazioni analoghe erano giunte anche alla stessa polizia locale che il 9 di gennaio era intervenuta sul posto per verificare cosa stesse accadendo. Stando al capo di imputazione, i poveri cuccioli vivevano in una situazione di grave degrado.

L'ormai ex proprietaria era accusata di aver sottoposto un cane adulto (tenuto alla catena all'esterno con temperature fino a -12 gradi) e sei cuccioli (meticci di cucciolate diverse ma tra loro strettamente imparentati) «a comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche etologiche». Gli animali «vivevano in condizioni non compatibili con la loro natura e tali da cagionare loro gravi sofferenze». In particolare, sosteneva l'accusa, «gli animali erano rinchiusi, senza acqua e cibo, in pessime condizioni igieniche, in tre vani privi di sufficiente aerazione ed illuminazione, collocati al pianterreno dell'immobile ove vive l'indagata».

A seguito del sopralluogo la polizia locale disponeva il sequestro dei sette cani maltrattati che venivano affidati all'Associazione amici degli animali della val di Fiemme. «Dopo essere stati visitati dal veterinario - racconta Marzia Comini, presidente dell'Associazione - i sei cuccioli e il cane adulto sono stati collocati per un paio di notti presso l'area cani del Comune di Cavalese. Nel frattempo due cuccioli sono stati subito affidati a famiglie di nostra fiducia. Gli altri, grazie ad una convenzione da noi sottoscritta con l'associazione Pan-Eppaa, sono stati accolti nella loro struttura di Rovereto. Devo dire che sono stati bravissimi perché nel giro di poco tempo tutti, cioè i quattro cuccioli rimasti e il cane adulto, sono stai collocati».

Alcuni cuccioli avevano problemi comportamentali (altri segni di rachitismo) dovuti probabilmente ai traumi subiti, ma, anche grazie all'intervento di istruttore e feterinario, sono stati completamente recuperati e ora scorrazzano felici insieme ai loro padroni.

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