L'ultimo spettacolo di Emilio Frattini Il mimo annuncia il "cambio di marcia"

Il 24 settembre Emilio Frattini saluterà il suo pubblico presentando al Teatro Sanbàpolis (ore 17.30) lo spettacolo a cui è forse più affezionato Urca-Basic.

Un addio, che non può che essere intriso di malinconia, come traspare dalla «Lettera di commiato dalle scene» che il noto mimo trentino ha voluto consegnare indirettamente a tutti coloro che si sono emozionati ai suoi spettacoli.

«Chissà quante volte ci sarà capitato di avvertire un senso di vuoto, misto a una indefinibile nostalgia, al termine di uno spettacolo, di un concerto, di un percorso espositivo. Vorremmo che l’incanto non terminasse, che l’artista restasse a consolarci ancora, prima di essere costretti a rituffarci nella realtà. È la magia dell’arte che ha agito su di noi, consegnandoci la consapevolezza che alla bellezza e alla verità è difficile rinunciare».

Molti anni fa Frattini, dopo aver studiato con i grandi maestri dell’arte mimica, diede inizio alla propria carriera teatral. A quell’epoca si rivolgeva a un pubblico che sapeva lasciarsi trasportare dalle proposte di quei fabbricatori di sogni che sono i mimi e sapeva ridere in maniera pura dell’ingenuità bambina di un clown.

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Il nostro presente ha sempre più svuotato le platee. La comicità greve e di immediato consenso ha preso il posto della lieve fantasia, ma è di quest’ultima che il mimo necessita.

Del resto, come la maga Mab evocata da Mercuzio in Romeo e Giulietta, illude con sogni leggeri i dormienti, anche i mimi sanno creare sogni. Ora a farci credere quel che in realtà non esiste non è più l’artista, instancabile artefice di illusioni, ma lo scaltro politicante e il manipolatore acquattato nell’ombra di un blog.

A un mimo di razza come Frattini non resta che prenderne atto e poi, con consumata maestria, estrarre il proprio cuore dal petto e farci immaginare di averlo, anche solo per un breve attimo, visto battere. Non sappiamo figurarci commiato migliore.

Al termine dello spettacolo, tutti gli oggetti scenici e i costumi, saranno venduti all’asta e l’incasso devoluto alla Lega italiana per la Lotta ai Tumori.

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