La maturità della nostra Martina Scuola, quando l'esame è speciale

Per ciascuno di noi l'esame di maturità resta un punto fermo, qualcosa che rimane impresso nella memoria. Ogni esame è importante, ma ci sono esami che, per chi li ha sostenuti e per come vengono sostenuti, diventano speciali. Sull'Adige di ieri è stata pubblicata la lettera dei genitori di una ragazza veramente speciale. Ve la riproponiamo in forma integrale:

«Egregio direttore, come centinaia di altri genitori trentini abbiamo seguito con trepidazione lo svolgersi dell'esame di maturità di nostra figlia Martina che a differenza degli altri ragazzi è non udente.

Il superamento della prova, accanto alla naturale emozione e soddisfazione, ha destato in noi un sentimento doveroso di gratitudine nei confronti delle istituzioni pubbliche, dei centri scolastici frequentati, dall'infanzia alle superiori, alla comunità d'appartenenza, alle famiglie ed alle persone singole che hanno condiviso con noi preoccupazioni ed aspettative.

Il percorso della nostra famiglia non è stato semplice: tutti assieme noi, la sorella Veronica e soprattutto Martina, giorno dopo giorno abbiamo cercato di superare i tanti ostacoli che la vita ci ha posto davanti, abbiamo bussato a tante porte e fortunatamente abbiamo trovato chi ci ha potuto aiutare: l'equipe del dottor Beltrame dell'ospedale di Rovereto e i logopedisti in primis, per poi continuare con gli insegnanti delle scuole frequentate finora e tutti i meravigliosi amici che in questi anni - e anche speriamo in futuro - nostra figlia ha incontrato sulla sua strada.

Martina ha conseguito il diploma in Arti Grafiche e Comunicazione dopo il quinto anno frequentato presso l'Istituto Sacro Cuore con alla guida la dottoressa Chiara Giacomello mentre i primi quattro anni ha frequentato l'Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento, diretto dal dottor Erik Gadotti. In questi anni di formazione, tutti i professori, i tutor e i collaboratori sono stati autentiche palestre di formazione didattica, ma anche umana e sociale, quindi vogliamo cogliere l'occasione per ringraziare quanti ci sono stati vicini, condividendo le nostre preoccupazioni e sostenendo le nostre richieste che hanno ottenuto adeguate risposte di aiuto a tutti i livelli.

Rappresenta per noi un altro motivo di appagamento la recente scelta di Martina di mettersi ora a disposizione di altri adolescenti e giovani non udenti assumendo la carica di vicepresidente della sezione giovanile trentina dell'Ente nazionale sordi Onlus (Ens) di via Piave a Trento: in tutti questi anni la presidente Brunella Grigolli, i collaboratori Francesca Baruffaldi e Daniela Franco e la dottoressa Tonelli dell'uffico area BES del Dipartimento della conoscenza della Provincia di Trento hanno fatto molto per la crescita di Martina. Ora anche nostra figlia avrà modo di aiutare chi come lei quotidianamente deve superare molti ostacoli per andare avanti, ma sarà un piacere visto il clima di amicizia, solidarietà e professionalità che si respira in questo ambiente.

Grazie, Grazie, Grazie di cuore a tutti».

Mima e Gianluca Osti - Andalo

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