Doppia messa in carcere per il vescovo Lauro Tisi

 «Per Dio la vita non coincide con il casellario giudiziale, perchè Dio ama a prescindere». È il messaggio pasquale dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi ai detenuti della Casa circondariale di Spini di Gardolo, incontrati oggi in due messe celebrate nella struttura a nord del capoluogo.

«Fare Pasqua - ha aggiunto - vuol dire avere a che fare con un Dio così, che ci considera sempre capaci di amare». «Questo è un luogo di verità - ha detto ancora l’arcivescovo - perchè dove c’è dolore, c’è Dio. Il dolore svela la profondità del cuore di ognuno di noi, là dove abita la verità». «Lo si percepisce - ha soggiunto sempre rivolto ai detenuti - anche dalla semplice stretta di mano con voi: io sento che il vostro non è un saluto scontato, ma carico di verità».

Ad accompagnare monsignor Tisi padre Stefano Zuin, nuovo cappellano del carcere da dicembre 2016. Alla celebrazione hanno preso parte anche il segretario del vescovo don Mauro Angeli, coinvolto in progetti di vicinanza al carcere con la pastorale universitaria, e il diacono Alessandro Gremes, pure lui attivo tra i volontari a Spini.

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