Allarme processionaria ai Bindesi e nei parchi

Allarme processionaria a Trento. Oggi sono arrivate segnalazioni sia dalla zona dei Bindesi (sulla collina est del capoluogo) sia dai parchi cittadini, in particolare da quello di piazza Venezia: luogo dove vanno famiglie con i bambini o dove si porta a spasso il cane.

Le prime segnalazioni quest'anno si sono avute a Povo, nella zona del Doss S.Agata, Celva e Oltrecastello a inizio mese.

Tanti hanno chiamato per dire che c'è la «schiusa» dei bozzoli contenenti i bruchi di processionaria: un passaparola anche attraverso Facebook. A Povo si è registrato il primo «contatto» di un bambino del posto con il temibile lepidottero.

La processionaria è un insetto altamente distruttivo per le piante poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per uomini e animali.

Le conseguenze sono state una vasta dermatite sul collo, sulle braccia e sulla pancia che, nel caso di soggetto intollerante, potevano avere effetti ben più gravi. Presente prevalentemente sulle piante di pino nero e silvestre, la processionaria si trova in ogni luogo particolarmente esposto al sole al limitare del bosco. È sufficiente alzare la testa per notare i grandi bozzoli bianchi che stanno per aprirsi.

Pericolosissimi soprattutto per i cani, i peli urticanti dell'insetto allo stato larvale sono velenosi e possono provocare gravissime reazioni allergiche ed è proprio a fine febbraio inizio marzo che le processionarie lasciano il nido ed iniziano la loro migrazione verso il luogo in cui tesseranno il nuovo bozzolo.

Una situazione già segnalata negli anni scorsi (con poco esito) alle autorità, che impone un intervento per la disinfestazione quantomeno nelle zone densamente frequentate per le passeggiate. È importante comunque non ricorrere al fai da te (se molestata la processionaria è in grado infatti di liberare nell'aria migliaia di peli urticanti), ma segnalare subito al comune, se si tratta di uno spazio pubblico.

Nel caso di una proprietà privata, è opportuno avvertire subito il proprietario. Un apposito decreto ministeriale (del 2007) stabilisce non solo le linee guida per la lotta alla processionaria ma impone, anche da parte del privato, la bonifica dei siti infestati.

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