Trento, è morto il dottor Dalla Palma È stato primario dal 1975 al 2008

Si è spento la scorsa notte, dopo un periodo di malattia, Francesco Dalla Palma, radiologo per tanti anni all’Ospedale Santa Chiara.

Un medico stimato dai pazienti e dai colleghi, un marito e un papà, negli ultimi anni anche un nonno, amatissimo dalla moglie Anna, dai figli Giulia e Andrea, e dai nipoti Zeno, Clara e Lucia. E poi un amico, per i tanti che l’hanno conosciuto.

Nato in Veneto, a Castelfranco, ma ormai da decenni a Trento, è stato il primario più giovane d’Italia (nominato ad appena 33 anni) e il primo primario ospedaliero a diventare presidente della Sirm, la società italiana di radiologia.

Un professionista che amava il proprio lavoro, come dimostra la sua grande attività sia in ambito sindacale sia nella ricerca scientifica, ma come dimostra anche qualche braccio di ferro con la parte più politica del mondo sanitario: Dalla Palma voleva che le cose in reparto funzionassero e per questo non ha mai nascosto le proprie opinioni.

Se in ospedale è stato un medico puntiglioso e caparbio, accorto e impegnato, nella vita privata è stato un uomo ironico e spiritoso, brillante e interessato a tematiche di ogni tipo. Tra le passioni quella per il Milan: tifosissimo rossonero, seguiva da sempre le vicissitudini delle squadra e una battuta su una vittoria o una sconfitta non mancava mai. Oltre alla caccia, anche il golf era diventato un passatempo rilassante, da svolgere soprattutto nella «sua» val di Non, dove amava andare nella casa di Romeno.

Ma non c’erano medicina e non c’erano hobby che potessero competere con l’amore per la famiglia: la moglie Anna e i figli Giulia e Andrea, il suo orgoglio.

La prima è molto conosciuta in Trentino per essere dal 2007 direttore dell’Apt della Val di Non. Il secondo negli ultimi anni vive e lavora in Sud America, seguendo vari progetti per delle Onlus, ma che è riuscito, qualche giorno fa, a salire su un aereo e partire dalla Colombia per stare vicino al padre. E poi, ovviamente, i tre nipoti: Zeno e Clara, figli di Giulia, e Lucia, figlia di Andrea, che per «nonno Francesco» erano la gioia più grande.

Tornando alla vita professionale del dottor Dalla Palma, dopo la laurea e la specialità in Radiologia presso l’Università di Padova e qualche esperienza come assistente all’Istituto di Radiologia dell’Università di Padova e a quello dell’Università di Verona, nel 1975 venne nominato primario di Radiologia al Santa Chiara.

Dal 1993 al 2001, inoltre, è stato direttore del dipartimento di Radiologia della provincia. È stato segretario provinciale del Snr (Sindacato Nazionale Radiologi) e presidente provinciale dell’Anpo (Associazione Nazionale dei Primari Ospedalieri). Nella sua carriera ha avuto più di 80 pubblicazioni scientifiche, oltre a svariate partecipazioni a corsi e congressi nazionali e internazionali.

Nel 2002 fu nominato presidente della Sirm (Società italiana di radiologia medica). Ieri l’attuale presidente della prestigiosa associazione Carmelo Privitera, ha pubblicato sul sito un messaggio di condoglianze: «La scomparsa di Francesco Dalla Palma è un grave lutto per la Radiologia Italiana che perde un Presidente competente e gentiluomo.

Partecipiamo con affetto al dolore della famiglia. Provvederemo con opportune iniziative a ricordarne il profilo umano e l’importante contributo che ha dato alla crescita della Sirm».

Un uomo, insomma, capace di lasciare il segno in chiunque l’abbia conosciuto, sia nella corsia di un ospedale, sia nella vita di tutti i giorni. I funerali si svolgeranno domani alle 14 presso il Santuario della Laste a Trento.


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