Scontro sulle Foibe: in piazza Casa Pound e Anarchici

Commemorazione della destra a Trento. In strada la contestazione

Serata di tensione, quella di ieri a Trento: in occasione della Giornata del ricordo per i martiri delle Foibe (oggi le commemorazioni nel capoluogo e a Rovereto), un centinaio di appartenenti a Casa Pound si è ritrovato poco prima delle 21 in largo Pigarelli per una cerimonia davanti alla targa che ricorda il dramma degli infoibati.

Ad attenderli, uno schieramento di anarchici che, radunatosi fin dalle 19.30 in piazza Venezia si è poi raccolto a ridosso del «lavamàn del sindaco» in attesa dei manifestanti di destra.

A separare i due gruppi, un nutrito cordone di agenti di polizia e militari dell'Arma, coadiuvati da agenti della polizia locale. Fin dalle 20 la zona compresa tra piazza Venezia (in direzione di piazza Fiera), via Barbacovi (fino all'incrocio con via Piave) e via Pilati (fino all'incrocio con via Paradisi) è stata chiusa al traffico.

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Intanto la polemica politica si tiene pure in consiglio provinciale. In vista della Giornata del ricordo del 10 febbraio, il movimento politico Agire per il Trentino chiede al sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, di valorizzare «il luogo per il ricordo di questa tragedia, e di proteggere la lapide da atti di vandalismo, senza doverla rimuovere prima di ogni celebrazione, facendola sparire come la storia e le persone che essa vuole, invece, giustamente ricordare».


Secondo Agire «è doveroso commemorare quelle tante migliaia di italiani dell’Istria e della Dalmazia orribilmente trucidati nelle foibe dal 1943 fin oltre la conclusione della guerra dalle forze partigiane comuniste di Tito».

«Occorre assolutamente mantenere viva la memoria di questi episodi alle future generazioni - prosegue Agire - dal momento che, per decenni, tutto fu volutamente rimosso, silenziato e strappato dalle pagine dei libri di storia per cattiva coscienza, considerate le enormi responsabilità che coinvolgeva il Pci allora coprotagonista della politica italiana post-bellica».

 

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