Abruzzo, in motoslitta per portare aiuti ai paesi isolati: il racconto di un trentino

La Protezione civile trentina ha dato un contributo rilevante, nell’ambito della rete di emergenza e solidarietà scattata in Italia in seguito al maltempo che ha messo in ginocchio in particolare le zone montane di Marche e Abruzzo.

Molte frazioni, sommerse dalla neve, sono rimaste isolate per giorni, con blackout di acqua, elettricità, telefono; problemi di approvvigionamento di cibo e anche di medicinali, in particolare per gli anziani (che in alcune frazioni remote rappresentano la maggioranza degli abitanti). [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"1536306","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]

«Con una squadra di cinque persone (due motoslitte) abbiamo portato generi di prima necessità, benzina per i generatori e altri aiuti nelle frazioni del comune di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo», racconta un volontario trentino che con la sua motoslitta ha partecipato agli interventi coordinati dal Soccorso alpino di Brescia, Michele Marchi (nella foto con alcuni residenti), rientrato a casa ieri.

Nelle foto alcuni momenti di questi interventi.

In questa e altre zone montane colpite dalla tempesta di neve aiuti sono giunti anche dal cielo (vedi il video qui sotto), con gli elicotteri della polizia, della Protezione civile, dei vigili del fuoco o di altre agenzie.

In qualche caso sono stati paracadutati viveri, come nelle tre frazioni di Crognaleto.

Sempre in provincia di Teramo persistono criticità nella gestione dell’erogazione dell’acqua, che dipendono sia dalle rotture che dalla mancanza di energia elettrica a servizio ad esempio delle pompe di sollevamento.

I tecnici della Ruzzo Reti sono al lavoro per la riparazione della rottura che coinvolge un lungo elenco di località.

Restano anche le difficoltà a Rocche di Civitella e nel circondario. Contrariamente a quanto precedentemente comunicato, l’Enel fino alla tarda serata di ieri non aveva ancora ripristinato il servizio elettrico nella zona e questo ha impedito la ripresa del funzionamento dell’impianto di sollevamento.
Si attende l’attivazione dei generatori già posizionati nei pressi delle cabine elettriche.

«Per quanto riguarda l’energia, siamo scesi a circa 10 mila disalimentazioni in provincia di Teramo. Sono in corso operazioni per trasferire due gruppi elettrogeni in due località difficili da raggiungere, Cortino e Crognaleto, che dovrebbero far ripartire alcune centinaia di utenze», ha detto Paolo Molinari del dipartimento di Protezione civile.

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