Dal vescovo di Trento «l'elogio del perdere tempo»

«Recuperiamo la gioia del silenzio e dell’ascolto, la gratuità d’incontri liberati dalla fretta»

«In questo primo giorno dell’anno potremmo fare l’elogio del perdere tempo recuperando la gioia del silenzio e dell’ascolto, la gratuità d’incontri liberati dalla fretta e dalla narrazione di se stessi». È questo uno dei passaggi principali dell'omelia di Capodanno e della 50esima Giornata Mondiale della Pace del vescovo di Trento . 

«In questo silenzio – precisa monsignor Tisi – la donna di Nazareth ha sperimentato che Dio salva. Salva, anzitutto dalla violenza. Il Bambino di Betlemme è l’icona di un Dio che ha nella non-violenza la sua forza, come ci ricorda papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace. Solo dal "di dentro" di ognuno di noi può prendere le mosse la rivoluzione cristiana che ha il suo nucleo nell’amore senza se e senza ma. Amate i vostri nemici (Lc 6,27). Questa e non altro è la nostra vittoria».

L'omelia di monsignor Tisi

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