7.000 trentini malati di gioco Teatro contro slot e azzardo online

Stasera alla Filaromonica di Rovereto lo spettacolo della compagnia Itineraria

Il gioco d’azzardo può diventare una malattia.

In Trentino ci sono più di 7 mila soggetti dipendenti da gioco (o con gioco problematico) e altrettanti a rischio nella fascia d’età 15-64, per un totale di circa 1.300 euro procapite spesi in media all’anno.

Il dato relativo alla nostra provincia, diffuso dallo studio del libro blu dell’Agenzia dei Monopoli di Stato e riferito al 2014, pone invece la lente di ingrandimento sul numero di licenze territoriali che sono in calo per numero di abitanti per licenza ma viceversa è in vetta per numero totale di esercizi autorizzati: 177 in totale. In tutta la provincia trentina sono 779, la maggior parte dei quali concentrata tra bar e tabaccherie.

Un trend che segue la deriva nazionale ma è bene ricordare che si sta parlando di rete fisica, quindi di gioco d’azzardo in locali e strutture. Altra cosa è il gioco online. Il mercato web è, infatti, in controtendenza e presenta numeri costantemente in crescita.

Il teatro può essere uno strumento di «cura» o di prevenzione. Le associazioni del Comitato per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto propongono lo spettacolo «Gran Casinò – storie di chi gioca sulla pelle degli altri» (stasera in Sala Filarmonica alle 20.30). Lo spettacolo è proposto da Itineraria, compagnia teatrale che da 22 anni si occupa esclusivamente di teatro civile con spettacoli emotivamente coinvolgenti e di forte impegno sociale.

L’iniziativa vede la partecipazione di Comune, Acli, Acat, Libera Trentino, Albora.org di Mori.

Ai primi di dicembre di quest’anno la Provincia di Trento ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a «dare indicazioni» agli enti strumentali e a Trentino Marketing in particolare, affinché nelle campagne di sponsorizzazione o di promozione del Trentino, il logo «Trentino» e l’immagine del nostro territorio non siano accostati a pubblicità concernenti l’attività delle sale da gioco, la fruibilità di apparecchi da gioco nei pubblici esercizi e il gioco d’azzardo online.

«Come associazioni impegnate sul tema - osservano i promotori - auspichiamo che vengano  applicati gli impegni che la Provincia di Trento ha preso con la votazione del disegno di legge «Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco», approvato il 16 luglio del 2015 dal Consiglio provinciale»

«In particolare crediamo importante che la Provincia abbia posto precisi obblighi e sanzioni per i gestori che non rispetteranno le distanze e le modalità previste per l’esercizio della loro professione (entro 5 anni chi non avesse rispettato le distanze previste dalla norma dovrà rimuovere gli apparecchi), così come incentivi economici e facilitazioni che verranno riconosciuti ai gestori che decideranno di smantellare dai propri esercizi gli apparecchi da gioco».

Un recente studio a livello nazionale ha evidenziato come, in Italia, la spesa media annua per il gioco d’azzardo sia di circa 630 euro.

Statistiche che pongono il nostro Paese, di diritto, tra le nazioni europee con il più elevato fatturato dovuto proprio al gioco; quasi 85 miliardi di euro all’anno è l’indotto che il settore riesce a generare.


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