Crisi di governo, Mattarella oggi completa le consultazioni

Partiti in ordine sparso. Nuovo giro di consultazioni oggi dal Capo dello Stato: l’incarico del nuovo presidente del consiglio potrebbe essere affidato tra domenica e lunedì, ma si discute sulla durata. Dellai: «Non è uno yogurt, con scadenza». I Cinque Stelle: «Attenzione! Vogliono un governo che duri fino a settembre 2017 per ottenere il vitalizio»

Nuovo giro di consultazioni oggi dal Capo dello Stato. L’incarico del nuovo presidente del consiglio, dopo il referendum costituzionale che ha bocciato la riforma Boschi (dal nome del ministro Maria Elena Boschi), potrebbe essere affidato tra domenica e lunedì.

Riflettori puntati sul Pd, partito più diviso che mai dopo le dimissioni di Matteo Renzi, uscito sconfitto dalle urne referendarie ma pronto a dare battaglia nel suo partito.

Intanto si disegna il nuovo scenario, con il Movimento Cinque Stelle in prima fila a chiedere di votare il prima possibile. I grillini vogliono capitalizzare il patrimonio di voti emersi dalle urne il 4 dicembre e i militanti fanno anche notare che chi tira indietro, chi vuole un governo di transizione ma di lunga durata, lo fa anche perché punta al vitalizio.

Con il voto anticipato 608 parlamentari perderebbero il diritto alla «pensione d’oro». Secondo il regolamento approvato dal governo Monti i parlamentari alla prima legislatura possono avere diritto al vitalizio solo dopo 4 anni, 6 mesi e un giorno di presenza. Per questo - dicono - vogliono evitare il voto prima del 15 settembre 2017.

Occhi puntati su Mattarella. Dalle 11, sino alle 18 di oggi, il gran finale delle consultazioni con Berlusconi, Cinque Stelle e Pd, dal cui direttivo dovrebbe emergere il nome del sostituto di Renzi (ieri circolava il nome di Paolo Gentiloni, attuale ministro degli esteri).

Franco Panizza, senatore del Patt dice che serve «un Governo con un mandato che affronti le scadenze più importanti che interessano il Paese».

A seguito dell’incontro in Quirinale con il presidente Mattarella con la delegazione del Gruppo per le Autonomie, Panizza ha dichiarato:

«Occorre un governo con lo scopo di mettere in sicurezza il Paese e fare in modo che le prossime elezioni siano in grado di dare vita a una maggioranza che sia pienamente in grado di governare».

Lorenzo Dellai, ex presidente della Provincia di Trento, deputato, ha partecipato alle consultazioni con il presidente della Repubblica Mattarella, in rappresentanza del gruppo Democrazia solidale - Centro democratico.

Dellai (ex Scelta Civica) ha detto che il suo gruppo è pronto a dare «sostegno, fiducia e disponibilità».

«Non riteniamo che il tema della legge elettorale possa essere scaricato sulla Corte ostituzionale, che non ha funzioni di decisione sul sistema elettorale. È il Parlamento che deve farsi carico di ciò».

«Serve un governo nel pieno delle sue funzioni, con un concorso delle forze politiche. Anche se le opposizioni non ritenessero di andare oltre un atteggiamento apprezzabile di attenzione e collaborazione, comunque la maggioranza che ha sostenuto il governo Renzi non può esimersi dall’assumere anche ora le proprie responsabilità».

Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) ha detto: «Renzi ha sempre anteposto gli interessi di partito a quelli degli italiani. Ci ha portato nel pantano in cui ci troviamo ora. Un governo Renzi bis sarebbe assolutamente irrispettoso degli italiani. Serve un governo che faccia la legge elettorale e quindi si va a a votare. Qualunque governo che nasce si deve sapere che abbia orizzonte prestabilito». Insomma dice che serve un «governo a scadenza» perché gli italiani non accetterebbero un nuovo esecutivo non eletto (dopo Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi) «trascinato» per troppo tempo. Insomma le opposizioni chiedono a gran voce una data certa.

Interpellato sulle dichiarazioni di Meloni, Dellai ha commentato: ««I governi non possono essere come gli yogurt, a scadenza. È il capo dello Stato che decide quali sono le condzioni» per il proseguimento o meno del governo.

 

 

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