Un ladro senza scrupoli ruba le macchine fotografiche e rovina l'evento «Ritratti di felicità» dei ragazzi Anffas

È davvero senza vergogna il responsabile del furto che, mercoledì, ha colpito l'attività portata avanti dai ragazzi del centro «Cresciamo insieme» dell'Anffas trentina

È davvero senza vergogna il responsabile del furto che, mercoledì, ha colpito l'attività portata avanti dai ragazzi del centro «Cresciamo insieme» dell'Anffas trentina: protagonisti loro malgrado di un episodio, in piazza Pasi a Trento, che conferma come ormai chi ha cattive intenzioni non si fermi davanti a nulla.

Tutto è accaduto al termine dell'incontro finale del percorso formativo dedicato alla fotografia che aveva impegnato una decina di ragazzi del centro tra i 18 ed i 28 anni per circa due mesi.

La giornata «Ritratti di felicità», assieme alla fotografa meranese Paola Marcello, aveva come obiettivo quello di permettere ai ragazzi di cimentarsi con ritratti fotografici coinvolgendo passanti: uno scatto e la richiesta di descrivere la loro personale idea di felicità, con la promessa, da parte dei ragazzi, di inviare a casa dei soggetti immortalati le foto scattate.

«Avevamo paura che il meteo non ci favorisse, ma anche che i ragazzi, gettati nella mischia di una piazza cittadina, ne fossero intimiditi», spiega una delle educatrici, Sara Libardoni: «Invece tutto era andato per il meglio, con i ragazzi che ci avevano sorpreso per il loro entusiasmo e la loro intraprendenza».

Alla fine erano state poco meno di sessanta le persone coinvolte, con altrettanti ritratti pronti ad essere stampati e recapitati ai soggetti che avevano partecipato alla lodevole iniziativa.

Peccato però che, quando tutto era volto al termine e la fotografa Marcello stava sistemando la propria attrezzatura all'interno di un furgone, l'entrata in scena di una persona senza scrupoli abbia vanificato gli sforzi dei ragazzi: «Noi educatrici ed i ragazzi avevamo già lasciato la piazza, ci hanno chiamato quando eravamo già sulla via del ritorno: la fotografa aveva riposto macchine fotografiche e ottiche in uno zaino, appoggiandolo sul sedile passeggero del furgone per poi spostarsi di appena qualche metro dall'abitacolo per caricare altro materiale. Una manciata di secondi appena, dopodiché lo zaino era improvvisamente sparito».

Ed all'interno, macchine e materiale per svariate migliaia di euro, ma anche le schede di memoria con gli scatti dei ragazzi: «Ora dovremo avvisare tutti che non potranno ricevere le foto, i ragazzi sono distrutti. Per questo rivolgiamo un appello al ladro: sappiamo che Paola difficilmente rivedrà le macchine, ma la preghiera è quella di farci avere almeno le schede con le immagini. La nostra sede è in via Unterveger 6».
Sul deprecabile episodio, in attesa di un gesto civile da parte del ladro, indagano i militari dell'Arma. 

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