Con il nuovo anno scolastico arriva il metodo Montessori: a Trento e Rovereto le prime sezioni alla primaria

Dopo una lunga fase di programmazione e di formazione degli insegnanti, alle scuole elementari Bellesini di Trento è tutto pronto: lunedì, primo giorno di scuola, inizieranno il loro percorso formativo anche 50 bambini, divisi in due classi, con metodo Montessori.

Benché sia un approccio didattico che vanta una tradizione quasi secolare in Italia e all’estero, è la prima volta che la scuola pubblica in Trentino - con le due classi attivate alle Bellesini e una a Rovereto - offre, a titolo gratuito, questo tipo di formazione. Un’altra classe doveva essere attivata a Pergine, ma per quest’anno i bambini dell’Alta Valsugana interessati al progetto Montessori saranno accolti alle Bellesini a Trento dove la novità ha riscosso un grande interesse, come dimostrano le 70 domande di iscrizione a fronte dei 50 posti disponibili.

«Esperienze di insegnamento con metodo Montessori già c’erano a Trento - spiega la dirigente dell’Istituto comprensivo Trento 6, Paola Pasqualin - ma erano limitate a casi di educazione parentale in cui un gruppo di genitori pagava privatamente degli insegnati formati con metodo Montessori. Sollecitati dall’interesse dei genitori, e ovviamente con l’appoggio della Provincia che ha sostenuto il progetto, abbiamo deciso di avviare un percorso scolastico con metodo Montessori anche alle scuole Bellesini. Classi tradizionali e classi Montessori avranno così la possibilità di contaminarsi con benefici, sono convinta, che ricadranno su tutti i bambini della nostra scuola».

È difficile sintetizzare in poche parole l’approccio didattico elaborato da Maria Montessori. «Due - spiega la dirigente scolastica - sono i pilastri: il ruolo dell’insegnante, che è soprattutto osservatore e preparatore di un ambiente adatto ai bambini; l’utilizzo di materiali di sviluppo, altra cosa rispetto ai classici sussidi scolastici». L’entusiasmo che accompagna le esperienze delle «Bellesini» e di Rovereto dimostra come attorno al metodo Montessori ci sia grande interesse da parte delle famiglie. Dopo le esperienze di scuole materne montessoriane per iniziativa di genitori, quest’anno ci saranno percorsi formativi per i più piccoli alle «Zanella», a Pergine e a Rovereto.
Le scuole operano in autonomia elaborando i propri progetti didattici. Trattandosi però di percorsi formativi sperimentali per la scuola pubblica trentina, è stato istituito un comitato tecnico di cui fanno parte i dirigenti scolastici interessati, le scuole dell’infanzia, il Dipartimento della conoscenza, l’Opera Montessori, ma anche associazioni di genitori come «Il melograno» e «Liberamente».

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