Neonato sfregiato durante il parto

I rischi del parto cesareo, è noto, sono maggiori rispetto a quelli di un parto normale

di Patrizia Todesco

I rischi del parto cesareo, è noto, sono maggiori rispetto a quelli di un parto normale. Certo i genitori di un bambino venuto alla luce nel giugno del 2014 all'ospedale di Rovereto tutto si aspettavano tranne che, nell'incidere con il bisturi l'utero per estrarre il piccolino, il chirurgo avesse la mano pesante e con la lama facesse un taglio proprio sulla guancia del neonato, sfregiandolo. Un taglio di tre centimetri che è stato subito suturato. Pur essendo la pelle del bambino elastica e facile a cicatrizzare, purtroppo sul volto del bambino il segno non è sparito e anzi è aumentato. 

Crescendo, infatti, la cicatrice si è allungata arrivando ora a sei centimetri. Per questo, anche in vista di un eventuale ulteriore intervento di chirurgia plastica per cancellare quel segno, i genitori del piccolo hanno deciso di chiedere i danni all'Azienda sanitaria e di avviare, attraverso l'avvocato Joseph Masè, una causa civile ipotizzando una responsabilità medica del ginecologo intervenuto quel giorno in sala parto per far nascere il loro piccolo. Inizialmente il legale aveva scritto e attivato la procedura di mediazione, anche perché la cifra chiesta dalla famiglia è tutt'altro che alta. Si parla di 10-15 mila euro per una invalidità permanente del 5%. L'Azienda sanitaria pare non abbia risposto e così la famiglia e il legale hanno deciso di proseguire citando in giudizio l'Azienda sanitaria. In mano hanno la perizia di un medico legale che ha accertato che il taglio è stato dovuto ad un errore di manovra. In vista della prima udienza fissata per la fine di settembre, l'Azienda sanitaria ha provveduto a costituirsi in giudizio davanti al Tribunale di Trento e ha dato mandato, per la rappresentanza e la difesa,

all'avvocatura interna all'Azienda sanitaria stessa. Non è escluso, però, che in questi mesi, vista anche la cifra, si possa arrivare ad una transazione e a una liquidazione del danno senza arrivare in un'aula di tribunale. Purtroppo lesioni al neonato durante il cesareo non sono eventi eccezionali o dovuti sempre a imprudenza. Durante il cesareo, infatti, viene fatta una doppia incisione. Una prima sull'addome e una seconda, dopo aver spostato i muscoli addominali, sull'utero. Solitamente il bambino non viene in alcun modo toccato dal bisturi, ma questo dipende molto anche dalla posizione in cui si trova all'interno della pancia. 

Il Trentino, in tema di percentuale di parti cesarei praticati, è considerato un'eccellenza. Mentre a livello nazionale la percentuale non riesce a scendere sotto il 25% a causa di alcune regioni con valori elevatissimi (vedi Campania), in Trentino il ricorso al cesareo primario (ossia primo parto con taglio cesareo di una donna) è pari al 16,5%, con valori che scendono al 13% a Cles e Rovereto. Un dato positivo arriva anche dai parti naturali dopo un parto cesareo. In Trentino siamo al 22% di donne che hanno avuto un precedente parto cesareo ma hanno poi avuto l'opportunità di effettuare un secondo parto naturale.

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