Operaio morto per amianto a Trento: una condanna

Condanna a un anno di reclusione, sospeso, e a un risarcimento di oltre un milione di euro per la morte di un operaio a causa dell’amianto.

È arrivata ieri per Fernando Cioffi, ex presidente dell’Ospedalino degli angeli di Trento per il decesso, avvenuto nel 2009 per un tumore, di Paolino Tonidandel, 67 anni, manutentore di Fai della Paganella.

L’uomo lavorò per un totale di 37 anni sui tetti prima dell’ex ospedalino di via della Collina, poi di quello di Mezzolombardo, tra il 1976 e il 1982. Il mesotelioma pleurico gli venne diagnosticato nel 2008.

Proscioglimento iniziale dall’accusa di omicidio colposo per Cioffi e per Vittorio Fronza, ex dirigenti dell’istituto ospedaliero, che governava la sanità locale prima della creazione dell’Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari), dopo l’indagine partita su segnalazione dell’Inps per malattia asbesto-correlata.

Per quattro dei sei indagati iniziali, uno dei quali era deceduto, era stata disposta intanto l’archiviazione.

La Cassazione aveva poi accolto nel 2014 il ricorso dei legali della famiglia Tonidandel, ma nel frattempo anche Fronza era deceduto.

Ieri la sentenza immediatamente esecutiva, con pagamento a carico dell’Apss, del giudice Enrico Borrelli per Cioffi, che assegna 533.000 euro a testa ai due figli dell’operaio.

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