Tre arrestati dopo il furto in un negozio Subito il processo a Trento e la condanna

Bloccati a un posto di blocco dei carabinieri dopo un furto in un negozio di Giustino. Tre le persone arrestate ieri perché accusate di essere responsabili di un "colpo" messo a segno ai danni di Lorenzetti Sport: mentre una di loro chiedeva informazioni alla commessa, le altre due si sono appropriate di svariati capi di abbigliamento, per un valore complessivo di circa 4 mila euro. Una volta scattato l'allarme, i tre sono finiti nella rete dei posti di blocco e a Tione è scattato l'arresto.

Nel processo per direttissima, celebrato oggi, ognuno degli imputati è stato condannato a dieci mesi di reclusione che sconterà ai domiciliari.

Ecco il comunicato dei carabinieri

«Ieri pomeriggio le stazioni carabinieri di Tione, Spiazzo e Carisolo hanno arrestato tre persone in flagranza di reato di furto aggravato.

Pomeriggio movimentato in Val Rendena dopo che 3 persone (due donne ed un uomo), fingendosi turisti e clienti, sono entrate nel negozio di Lorenzetti Sport di Giustino. Mentre la donna più distinta distraeva la commessa gli altri due ne approfittavano per appropriarsi a più riprese di capi di abbigliamento griffati (Burberrys e Ralph Loren), strappando le placche antitaccheggio per poi uscire e riporre la refurtiva nella nuovissima Bmw serie 1.

La commessa insospettita dalle molteplici richieste della finta cliente, (senza concludere alcun acquisto), si accorgeva del movimento lesto dei due complici che vistisi scoperti, tutti e tre, si davano a travolgente fuga a bordo della auto.

La commessa, accertato l’ammanco, allertava il 112. La centrale operativa della Compagnia di Riva del Garda, immediatamente, faceva eseguire alle pattuglie che in quel momento perlustravano la giurisdizione il piano antirapina: quindi venivano attuati i posti di blocco delle arterie stradali della valle.

Conseguentemente, poco dopo, i tre venivano fermati a Tione di Trento e dall’immediata perquisizione si rinveniva la merce rubata del valore di 4000 euro ed anche le etichette dei capi che erano state rimosse e custodite nella borsetta di una delle donne.

Ancora, la perquisizione personale delle donne permetteva di rinvenire nel reggiseno la somma contante di 5000 euro, (tutti tagli da 100), sottoposta a sequestro.

Gli arrestati, tutti pregiudicati, di etnia rom sono: Claudia Antonietta De Letteriis, 52enne residente nel Bergamasco; Lachi Hudorovich, 35enne residente in Friuli e Natascia Pesce, 37enne residente nel Bergamasco.

I carabinieri restituivano la merce al negoziante che ringraziava per il tempestivo intervento dell’Arma mentre proseguono gli accertamenti al fine di stabilire la provenienza dell’ingente somma di denaro.

Il pubblico ministero Carmine RUSSO disponeva la custodia dei tre nelle camere di sicurezza per celebrare in data odierna il rito direttissimo innanzi al Tribunale di Trento.

Il gudice del tribunale di Trento, poco fa, ha condannato i tre a mesi 10 di reclusione da scontare fin da subito ai domiciliari presso le rispettive abitazioni ed il risarcimento alla persona offesa di 1500 euro».

comments powered by Disqus