Terrorismo islamico, chiesta l'archiviazione per otto indagati

Il giudice per le indagini preliminari di Trento, Claudia Miori, ha disposto l'archiviazione per otto degli indagati, tutti di nazionalità irachena, nell'inchiesta sul presunto sodalizio terroristico internazionale di matrice islamica "Rawti Shax". Il gip ha sostanzialmente condiviso gli elementi contenuti nella richiesta di archiviazione presentata dai pm titolari dell'inchiesta, il procuratore capo, Giuseppe Amato, e i sostituti Pasquale Profiti e Davide Ognibene, scrivendo chiaramente nel decreto di archiviazione che "gli elementi acquisti non sono idonei a sostenere l'accusa".

Si tratta in sostanza di una naturale conseguenza di quanto avvenuto dopo che gli atti del procedimento sono stati trasmessi per competenza territoriale da Roma a Trento. Dei 17 indagati, la Procura di Trento aveva stralciato otto posizioni, motivando la decisione con una solida memoria. Va ricordato che delle persone stralciate dal procedimento principale e per cui infine è stata disposta l'archiviazione dal gip, in realtà solamente due erano in carcere a Trento e Bolzano. Altre tre persone per cui non era stata confermata l'ordinanza di custodia cautelare, risultavano invece irreperibili, come al momento dell'arresto.

Un altro è considerato morto in Iraq nel 2014 e un'altra persona era già in carcere in Gran Bretagna. Le otto persone per cui è stata disposta l'archiviazione sono Kaml Hama Mahmoud, Goran Mohamad Fatah, Sameer Sheda, Karim Kadir Seddek, Ibrahim Jamal, Sharif Kadir, Mahamad Mahmod, Rahim Karim Twana. 

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